Le donazioni continuano anche con il nuovo decreto
Le donazioni continuano anche con il nuovo decreto
11 Marzo 2020 | Ufficio stampa
La raccolta di sangue continua anche dopo le misure adottate dal governo per ridurre la diffusione del nuovo coronavirus, e la donazione del sangue e degli emocomponenti può essere considerata inclusa tra le “situazioni di necessità” di cui al D.P.C.M; di conseguenza possono ritenersi consentiti gli spostamenti dei donatori che si recano presso le sedi di raccolta pubbliche e associative. In caso di accertamento, da parte di agenti di Polizia stradale o Polizia municipale, si consiglia di compilare il modulo allegato che serve per il tragitto da percorrere verso il punto di prelievo. Al ritorno, in caso di accertamento, si può mostrare il certificato di avvenuta donazione che è poi lo stesso documento da fornire al datore di lavoro.
Una specifica circolare della direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute, datata 10 marzo, ricorda anche che, analogamente, è necessario consentire gli spostamenti del personale associativo operante sul territorio nazionale presso le unità di raccolta associative fisse e mobili; il Centro Nazionale Sangue e il Civis, il coordinamento delle associazioni dei donatori, ribadiscono come ogni giorno 1800 pazienti continuano ad avere bisogno di trasfusioni.
In questo momento tutte le regioni stanno segnalando una riduzione nella raccolta, che viene compensata soprattutto dalla decisione di rinviare gli interventi chirurgici non urgenti e in elezione. “Si cominciano a sentire gli effetti del COVID-19 anche sulla raccolta di sangue all'interno della rete trasfusionale nazionale – spiega Giancarlo Maria Liumbruno, direttore generale del Cns -. L’equilibrio è sempre più precario, anche perché gli interventi non elettivi non possono essere rinviati all'infinito. Le trasfusioni sono un Livello Essenziale di Assistenza, che deve essere garantito, quindi non si possono fermare le donazioni. Il consiglio ai donatori che sono in buona salute è prenotare la donazione, telefonando prima, per evitare affollamenti degli ambulatori a loro dedicati, ma per il resto sono state prese tutte le precauzioni per evitare contagi durante la donazione”.
Le raccomandazioni per chi dona e per i centri di raccolta sono illustrate in una nuova circolare del Cns che tiene conto degli ultimi Dpcm. In particolare è sospeso per 14 giorni chi rientra dalla Cina, chi è stato esposto a un soggetto contagiato e chi ha avuto il virus, fermo restando che può donare solo chi ha già ottemperato all'eventuale obbligo della misura di isolamento fiduciario domiciliare.
“In questo momento in cui l’attenzione è rivolta giustamente al coronavirus non si può dimenticare che ogni giorno ci sono pazienti che hanno bisogno di trasfusioni, si pensi ai talassemici – ricorda Gianpietro Briola, portavoce del Civis -. Le donazioni possono essere fatte in sicurezza, e le associazioni sono impegnate anche a garantire, a tutto il personale operante presso le Unità di raccolta, la diffusione capillare e costante delle informazioni inerenti all'applicazione delle indicazioni fornite dal Ministero della salute per la sanificazione e la disinfezione degli ambienti”.
Raccomandazioni per donare in sicurezza
Al fine di evitare l’aggregazione dei donatori nei locali di attesa e, di conseguenza, consentire il mantenimento della distanza di sicurezza interpersonale (almeno 1 metro), si raccomanda di:
- ricorrere preferenzialmente alla chiamata-convocazione programmata dei donatori al fine di regolare il numero degli accessi; ai fini della prevenzione del fattore di rischio rappresentato dal contatto stretto con soggetto affetto da COVID-19, si rimanda alla definizione di “contatto stretto” (close contact) resa disponibile dall’ECDC e dal Ministero della Salute;
- adottare misure di triage preliminare del donatore in occasione del contatto telefonico
- promuovere l'implementazione, presso i Servizi trasfusionali e le Unità di raccolta delle dipendenti reti di medicina trasfusionale, di semplici processi di triage nella fase di accoglienza dei donatori, comprendenti la misurazione estemporanea della temperatura corporea. L'attivazione del triage è finalizzata ad evitare la possibile diffusione del virus nei locali di attesa attuando una pre-selezione dei donatori. Si suggerisce il valore di 37,5°C della temperatura corporea come parametro di rinvio temporaneo del donatore;
- gestire il flusso dei donatori all'interno delle strutture sanitarie e durante tutte le fasi del percorso di donazione, in modo regolare e cadenzato.
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Coronavirus: il Centro Nazionale Sangue riduce a 14 giorni il periodo di sospensione delle donazioni
Coronavirus: il Centro Nazionale Sangue riduce a 14 giorni il periodo di sospensione delle donazioni
5 Marzo 2020 | Ufficio stampa
Sospensione dalle donazioni per 14 giorni, e non più per 28, per chi torna dalla Cina, ha transitato nelle ‘zone rosse’*, ha contratto l’infezione da coronavirus o è stato a contatto stretto con persone che l’hanno avuta. La modifica, in accordo con i nuovi criteri dettati dal Centro Europeo per il controllo delle Malattie, è stata decisa dal Centro Nazionale Sangue, che sta registrando in questo periodo un iniziale calo della raccolta in diverse regioni.
“Ogni giorno ci sono oltre 1.800 pazienti che hanno bisogno di terapie trasfusionali – ricorda il direttore generale del Cns Giancarlo Maria Liumbruno – ma le notizie sul SARS-CoV-2 hanno spinto molte persone a restare a casa, tanto che già nei giorni scorsi alcune Regioni e Strutture Regionali di Coordinamento hanno rivolto un appello a donare il sangue. Stiamo monitorando giorno per giorno la situazione, che al momento non desta preoccupazione anche grazie alla compensazione da parte delle regioni che invece non hanno visto riduzioni, ma l’invito alle associazioni e alle strutture regionali di coordinamento, contenuto anche nella circolare, è a trasmettere in tempo reale informazioni, anche previsionali, inerenti alla consistenza delle scorte trasfusionali ed alla eventuale necessità di effettuare convocazioni straordinarie dei donatori e pianificare sedute di raccolta addizionali”.
Viene inoltre raccomandato di “porre in essere ogni opportuna misura atta a scongiurare la possibile interruzione o rallentamento delle donazioni di sangue sul territorio regionale”.
Non esistendo ad oggi casi documentati di diffusione trasfusionale del virus, ricorda la circolare, le misure di sospensione sono prese in via precauzionale, tenendo in considerazione le ultime indicazioni dell’European Centre for Disease Prevention and Control, gli aggiornamenti forniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e quanto disposto a livello nazionale dalle norma recentemente emanate. La nota prevede anche una serie di azioni, dal ‘triage’ fatto nei centri di raccolta con la misura della temperatura alla diffusione delle informazioni sulle pratiche di prevenzione, tese a minimizzare anche il rischio residuo.
“I donatori possono continuare a donare senza timori, - afferma Gianpietro Briola, portavoce del Civis, il coordinamento delle associazioni di donatori - seguendo delle precauzioni che sono sempre valide, soprattutto nel periodo di massima diffusione dell’influenza. Le associazioni sono impegnate anche a garantire, a tutto il personale operante presso le Unità di raccolta, la diffusione capillare e costante delle informazioni inerenti all’applicazione delle indicazioni fornite dal Ministero della salute per la sanificazione e la disinfezione degli ambienti”.
*Regione Lombardia: Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini. Regione Veneto: Vo’.
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Aggiornamento misure di prevenzione della trasmissione dell’infezione da nuovo Coronavirus (SARS-CoV-2)
Aggiornamento misure di prevenzione della trasmissione dell’infezione da nuovo Coronavirus (SARS-CoV-2)
02 marzo 2020 | Ufficio stampa
Con riferimento all’attuale situazione epidemiologica internazionale ed a quella nazionale, caratterizzata da focolai epidemici di trasmissione locale del nuovo Coronavirus (SARS-CoV-2), si riportano, di seguito, le specifiche misure di prevenzione per il Sistema trasfusionale.
Le predette misure tengono in considerazione le ultime indicazioni dell’European Centre for Disease Prevention and Control, gli aggiornamenti forniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e quanto disposto a livello nazionale dal decreto legge del 23 febbraio 2020, n.6 e dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) in pari data, recante le disposizioni attuative del suddetto decreto legge, con particolare riferimento alle lettere h) ed i) dell’art. 1, comma 2, del citato decreto legge ed al comma 1 dell’art. 2 del citato DPCM, rispettivamente riportati come di seguito:
h) applicazione della misura della quarantena con sorveglianza attiva agli individui che hanno avuto contatti stretti con casi confermati di malattia infettiva diffusiva;
i) previsione dell’obbligo da parte degli individui che hanno fatto ingresso in Italia da zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione mondiale della sanità, di comunicare tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio, che provvede a comunicarlo all’autorità sanitaria competente per l’adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva;
comma 1) in attuazione dell’art. 3, comma 1, del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, e per le finalità di cui al medesimo articolo, gli individui che dal 1° febbraio 2020 sono transitati ed hanno sostato nei comuni di cui all’allegato 1 al presente decreto sono obbligati a comunicare tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio, ai fini dell’adozione, da parte dell’autorità sanitaria competente, di ogni misura necessaria, ivi compresa la permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva.
Considerato che:
in occasione delle precedenti epidemie da virus respiratori (MERS-CoV e SARS-CoV) non sono state rilevate evidenze scientifiche a dimostrazione della loro trasmissione trasfusionale e che, ad oggi, il rischio di trasmissione trasfusionale di SARS-CoV-2 non è documentato;
Raccomandazioni
Si raccomanda, quanto segue:
a) rafforzare le misure di sorveglianza sui possibili casi importati attivando la sorveglianza anamnestica del donatore di sangue per viaggi nella Repubblica Popolare Cinese;
b) rafforzare le misure di sorveglianza sui possibili casi con anamnesi positiva per contatti con soggetti con documentata infezione da SARS-CoV-2;
c) applicare il criterio di sospensione temporanea di 28 giorni dal rientro per i donatori che abbiano soggiornato nella Repubblica Popolare Cinese;
d) applicare il criterio di sospensione temporanea di 28 giorni dopo la possibile esposizione al rischio di contagio per il contatto con soggetti con infezione documentata da SARS-CoV-2;
e) applicare il criterio di sospensione temporanea di 28 giorni dei soggetti a rischio perché transitati ed hanno sostato dal 01 febbraio 2020 nei Comuni interessati dalle misure urgenti di contenimento del contagio (Allegato 1 al DPCM del 23 febbraio 2020). Regione Lombardia: Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione d’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini. Regione Veneto: Vò.
f) applicare il criterio di sospensione temporanea di 28 giorni dalla risoluzione dei sintomi o dall’interruzione dell’eventuale terapia per i donatori con anamnesi positiva per infezione da SARS-CoV-2 (infezione documentata oppure comparsa di sintomatologia compatibile con infezione da SARS-CoV-2);
g) sensibilizzare i donatori ad informare il Servizio trasfusionale di riferimento in caso di comparsa di sintomi compatibili con infezione da SARS-CoV-2 oppure in caso di diagnosi d’infezione da SARS-CoV-2 nei 14 giorni successivi alla donazione (post donation information);
h) promuovere l’implementazione, presso i Servizi trasfusionali e le Unità di raccolta delle dipendenti reti di medicina trasfusionale, di semplici processi di triage nella fase di accoglienza dei donatori, comprendenti la misurazione estemporanea della temperatura corporea. L’attivazione del triage è finalizzata ad evitare la possibile diffusione del virus nei locali di attesa e a snellire le operazioni di selezione dei donatori. Si suggerisce il valore di 37,5°C della temperatura corporea come parametro di rinvio temporaneo del donatore;
i) invitare il personale operante presso i Servizi trasfusionali e le Unità di raccolta ad attenersi scrupolosamente a comportamenti finalizzati a prevenire la diffusione delle infezioni respiratorie, ivi compresa l’infezione da SARS-CoV-2.
Si raccomanda alle Associazioni e Federazioni dei donatori volontari di sangue di:
a) garantire, a tutto il personale operante presso le Unità di raccolta, la diffusione capillare e costante delle informazioni inerenti all’epidemiologia del SARS-CoV-2 e alle misure adottate per la prevenzione della trasmissione dello stesso mediante trasfusione di emocomponenti labili;
b) fornire ai donatori, in fase di convocazione, adeguata informazione, anche al fine di evitare gli accessi alla donazione in presenza di sintomi associabili a infezioni respiratorie, ivi compresa l’infezione da SARS-CoV-2.
In relazione al fabbisogno trasfusionale ed alla gestione delle scorte di emocomponenti, si raccomanda:
a) alle Strutture di Coordinamento per le Attività Trasfusionali (SRC) delle Regioni e Province Autonome di utilizzare la bacheca SISTRA per la segnalazione di eventuali carenze e di monitorare e potenziare le scorte strategiche regionali di globuli rossi, piastrine e plasma ad uso clinico, da destinare alla compensazione intra- ed inter-regionale, secondo quanto previsto dall’Intesa di Conferenza Stato-Regioni, n. 131 sul “Piano strategico nazionale per il supporto trasfusionale nelle maxi emergenze” (Rep. Atti n. 121/CSR del 7 luglio 2016);
b) alle SRC la massima intensificazione della promozione della appropriatezza nell’utilizzo clinico dei componenti labili del sangue;
c) alle SRC e alle Associazioni e Federazioni dei donatori volontari di sangue, di intensificare i rapporti di comunicazione fra l’ambito tecnico e quello associativo a livello regionale e locale, rapportandosi regolarmente con il Centro Nazionale Sangue, mediante sistemi e modalità operative che consentano la trasmissione in tempo reale di informazioni, anche previsionali, inerenti alla consistenza delle scorte trasfusionali ed alla eventuale necessità di effettuare convocazioni straordinarie dei donatori e pianificare sedute di raccolta addizionali.
Tenuto conto che le attività di donazione e raccolta del sangue e degli emocomponenti sono livelli essenziali di assistenza (art. 5, legge 219/2005) che garantiscono la continuità del supporto trasfusionale a oltre 1.800 pazienti al giorno sul territorio nazionale, si raccomanda di coinvolgere le SRC nei processi decisionali strategici di livello regionale, correlati alla gestione dell’emergenza epidemiologica da SARS-CoV-2, che potrebbero avere un impatto sull’autosufficienza locale, regionale e nazionale.
Si raccomanda, infine, l’adozione delle suddette misure in modo omogeneo sul territorio nazionale al fine di consentirne la valutazione di efficacia e di impatto nonché il possibile adeguamento dinamico in funzione dell’evoluzione del quadro epidemiologico.
I Responsabili delle SRC sono invitati a dare tempestiva attuazione alle suddette indicazioni, informando puntualmente i singoli Servizi trasfusionali operanti nelle Regioni e Province autonome di rispettiva competenza e le Banche di sangue cordonale, ove presenti.
Il Centro Nazionale Sangue aggiornerà le presenti indicazioni in relazione all’acquisizione di ulteriori informazioni circa l’agente patogeno in questione e all’evoluzione della situazione epidemiologica nazionale e internazionale.
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Fidas scuola per l'Europa al fianco dell'ambiente
Fidas scuola per l'Europa al fianco dell'ambiente
20 Febbraio 2020 | Ufficio stampa
Ogni piccola azione può fare la differenza, per questo motivo lunedì 10 febbraio Fidas Scuola per l'Europa, il gruppo aderente all’associazione donatori sangue, ha donato alla Scuola per l'Europa 800 borracce. Un gesto a favore della riduzione dell’inquinamento derivato dall’utilizzo della plastica. Fidas Scuola per l'Europa ha consegnato a ogni studente dell’istituto, dalla materna alla primaria alla secondaria, una borraccia con il messaggio: “Life in plastic is not fantastic”. Un arcobaleno di borracce, tutte con il logo Fidas, sono diventate compagne fedeli dei giovani studenti.
Sensibilizzare i più giovani a gesti come la donazione del sangue e il rispetto per l’ambiente sono un valido strumento per avere un domani adulti responsabili. Fornire l’esempio tra i banchi di scuola è il primo passo per spingere il ragazzo a porsi delle domande e a riflettere su tutte quelle tematiche delicate come la salute e l’ambiente.
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"Fidas Scuola per l'Europa" ha fatto Squadra
"Fidas Scuola per l'Europa" ha fatto Squadra
11 Febbraio 2020 | Ufficio stampa
Parma Facciamo Squadra è una campagna di raccolta fondi avviata allo scopo di portare all'attenzione, della comunità parmense, temi sociali di particolare importanza. Sostenuta da Fondazione Cariparma e coordinata da Forum Solidarietà, vede la sua prima edizione nel 2013 con l'obiettivo di far fronte all'emergenza di nuove povertà, che vedeva coinvolte oltre 1000 famiglie. Barilla Group e Chiesi Farmaceutici hanno contribuito con Fondazione Cariparma per dare vita all'effetto moltiplicatore, grazie al quale per ogni Euro donato dal singolo cittadino, i tre partner ne aggiungono uno ciascuno (fino ad un massimo di € 50.000). Così facendo, sono stati raccolti € 250.000 a favore di associazioni attive nella lotta alla povertà.
Il 19 gennaio 2020 si è tenuto il grande torneo di burraco, come da tradizione, organizzato da : APS Burraco Parma, Associazione Italiana Donne Medico Parma, Associazione Italiana Mogli Medici Parma, FIDAPA Parma, FIDAS Scuola per l'Europa, Fornello 1, Fornello 2, InnerWheel Parma, Lions Club Parma Maria Luigia, MOICA Parma, Soroptimist Parma, Zonta Club Parma. sostenuto da llqu.
Venerdì 31 gennaio, nella sala congressi dell’Ospedale Stracolma c’erano tutti coloro che hanno contribuito a costruire questo successo. Ognuno ha ricevuto la piccola targa di rito, un gesto simbolico per esprimere tutta la gratitudine di un intero territorio. Il grazie è andato anzitutto ai partner di sempre Barilla, Chiesi Farmaceutici e Fondazione Cariparma; a Conad Centro Nord, sponsor principale dell’iniziativa. Un grazie anche all’Azienda Ospedaliera di Parma, che prenderà il testimone, all’Azienda AUSL, ai Comuni di Parma, Fidenza e Noceto, alla Gazzetta di Parma e ai ragazzi di Io parlo Parmigiano.
L’impiego dei fondi
Al nuovo Centro oncologico verranno destinati circa 210.000 euro che saranno impiegati per acquistare arredi e ausili per il day hospital oncologico: poltrone per infusione di ultima generazione; carrelli infermieristici; letti con movimentazione elettrica per chi affronta terapie di oltre quattro ore; tavolini come stazioni multimediali, compatibili con qualsiasi poltrona o letto. Gli arredi verranno dotati di monitor e musica permettendo a chi deve trascorrere tante ore in ospedale di passare il tempo, leggendo un giornale, guardando un film, navigando sul web. Tutti gli arredi saranno utilizzati da subito e trasportati poi nella nuova struttura.
Inoltre verrà completato il “bunker” per la radio terapia. In un locale che è necessariamente schermato e senza finestre, si cercherà di creare un’atmosfera più accogliente e colorata, grazie a un sistema di videoproiezione e filodiffusione, per un impatto con lo spazio più rasserenante, soprattutto per i bambini. Sarà questo “Il cielo in una stanza”, come lo hanno chiamato le associazioni.
La somma restante sarà destinata a contribuire all’acquisto del terzo acceleratore lineare. Un presidio salvavita che potrebbe abbattere le liste di attesa nei trattamenti radioterapici.
Per gli ambulatori oncologici di Vaio, invece, saranno acquistate nuove poltrone più sicure, con un sistema di emergenza per la rianimazione cardiopolmonare e letti con movimentazione elettrica per le terapie lunghe. L’associazione Andos Fidenza seguirà il progetto.
Fra i fondi raccolti, ci sono 1.000 euro che saranno convertiti in libri e giochi per i bimbi dell’Oncologia pediatrica e arriveranno ai piccoli pazienti grazie all’associazione Giocamico. Sono il frutto di un’anteprima di produzione di un gruppo di giovanissimi apprendisti cuochi che, gioiosamente, hanno pensato ai "bambini-pazienti". Sono loro, insieme ai genitori, che hanno dato il via alla produzione.
La Fondazione di Comunità Munus garantirà che i fondi vengano allocati in modo corretto.
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“Il dono di Fidas Albertelli Newton”: la festa di Natale
“Il dono di Fidas Albertelli Newton”:
la festa di Natale
14 Gennaio 2020 | Ufficio stampa
Il Gruppo Fidas Albertelli-Newton di Parma giunge alla seconda tappa del progetto “Il dono di FIDAS Albertelli-Newton” che vede coinvolto nell’anno scolastico 2019-2020 l’Istituto Comprensivo Statale Albertelli-Newton.
Protagonista è stata la scuola Statale Albertelli Newton di Parma che il giorno 14 gennaio 2020 nel piazzale dell’Istituto ha celebrato la festa di Natale.
La serata si è aperta con il discorso della preside, che ha ringraziato i genitori per la cooperazione con la scuola e i ragazzi delle classi primarie e secondarie di I° grado per essersi riuniti accogliendo genitori, insegnanti e abitanti del quartiere con canti e tanto divertimento.
Richmond, il nostro batterista per eccellenza, oltre ad aver accompagnato i suoi amici con le sue bacchette magiche, ha preceduto il discorso di Ines Seletti (Presidente di Fidas e Assessore ai Servizi Educativi, Inclusione scolastica disabili ed Informatica del Comune di Parma). Il nostro presidente ha ricordato l’importanza della donazione del sangue e ha sottolineato come i ragazzi, attraverso la condivisione, apprendano il valore del dono, così da contribuire a un futuro migliore fin da bambini.
La serata si è conclusa con il coro dei genitori che hanno partecipato con allegria ed entusiasmo, mentre i nostri volontari, insieme alla nostra mascotte Globby, hanno contribuito ad animare l’atmosfera offrendo cioccolata calda, pandoro e tanto zucchero filato a tutti i presenti.
Dona sangue, dona buona vita!
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Premi Sant’Ilario – Attestato di Civica Benemerenza per Fidas
Premi Sant’Ilario –
Attestato di Civica Benemerenza per Fidas
13 Gennaio 2020 | Ufficio stampa
Questa mattina, nella splendida e suggestiva cornice del Teatro Regio, in occasione dei Premi di Sant’Ilario, la nostra associazione ha ricevuto l’Attestato di Civica Benemerenza.
Un premio che riempie i nostri cuori di gioia e che ripaga l’impegno che ogni giorno soci e donatori dedicano all’associazione.
Non ci sarebbe potuto essere regalo migliore per celebrare i 50 anni di vita di Fidas Parma e iniziare il 2020 con la giusta carica: “È una grandissima emozione per noi poter festeggiare così i 50 anni dalla fondazione dell’associazione – ha dichiarato al termine della premiazione Ines Seletti, Presidente di Fidas Parma –. Con questo premio vogliamo ricordare quanto sia importante donare sangue per salvare vite umane e ringraziare tutti i donatori che in questi anni ci hanno seguito in questa missione. Infine, vogliamo che sia allo stesso tempo uno stimolo a fare meglio per continuare ad aiutare tutte le persone che necessitano di sangue per poter sopravvivere”.
Il riconoscimento arriva in un anno significativo per l’associazione e per Parma, Capitale della Cultura 2020. Cultura, per noi, vuol dire sapere, conoscere, documentarsi, ma anche generosità verso il prossimo, capacità di amare l’altro e di aiutarlo, anche grazie alle donazioni di sangue. E nel nostro piccolo cerchiamo di dimostrarlo ogni giorno.
Il resoconto della premiazione
Durante la cerimonia sono state assegnate tre medaglie d’oro a: Anmic sezione di Parma per l’impegno profuso per i diritti dei disabili; Gazzetta di Parma per aver contribuito, attraverso la sua plurisecolare attività di informazione, a garantire la libertà di pensiero, di stampa e di informazione; Claudio Parmigiani per la profondità di pensiero dimostrata negli anni.
Oltre alla nostra associazione, l’Attestato di Civica Benemerenza è stato assegnato a: Emilia Wanda Caronna per l’impegno costante nelle lotte sociali più importanti di Parma; City Angels per il loro esempio di altruismo e per i continui gesti di solidarietà; Danilo Coppe per il tempo dedicato alla sicurezza del territorio e degli abitanti; La Giovane per aver costruito nel tempo una realtà lavorativa ed economica solida; L’Ottavo Colore A.P.S. per aver attuato percorsi mirati al superamento delle differenze sociali; Unione Sportiva Astra per essere custode dei valori dello sport da oltre settant’anni.
La premiazione è stata intervallata dall’intervento del vescovo, Monsignor Enrico Solmi, dal discorso del sindaco Federico Pizzarotti, dalla recita di Enrico Maletti de ‘I dan l’Otello’, dalle esibizioni del soprano Violeta Kratchmrova, accompagnata dal maestro Andrea Chinaglia al pianoforte, e di Stefania Rava che ha cantato la Cura di Battiato accompagna al pianoforte da Leonardo Caligiuri.
La cerimonia si è conclusa con l’emozionante Inno di Mameli, cantato da Agata Pelosi del Coro Voci Bianche Ars Canto Giuseppe Verdi.
Dona sangue, dona buona vita!
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“Il dono di FIDAS Albertelli-Newton”: al via il progetto 2019-2020
“Il dono di FIDAS Albertelli-Newton”:
al via il progetto 2019-2020
09 Dicembre 2019 | Ufficio stampa
Il Gruppo Fidas Albertelli-Newton nasce a Parma nella primavera del 2014 all’intero dell’Istituto Comprensivo Statale Albertelli-Newton, una delle scuole per l’infanzia, primarie e secondarie di I° grado più grandi di Parma e punto di riferimento del quartiere Lubiana. In poco tempo il gruppo ha coinvolto insegnati, genitori e abitanti del quartiere che si sono iscritti diventando donatori o volontari.
Il nuovo anno scolastico 2019-2020 vede la nascita del nuovo progetto “Il dono di FIDAS Albertelli-Newton” che ha come obiettivo primario la sensibilizzazione verso il tema del dono e in modo particolare verso il tema della donazione del sangue. Gli obiettivi che si intendono raggiungere con i ragazzi della scuola, con i loro insegnanti e con i loro genitori sono:
- promuovere tra i più piccoli la “cultura del dono” come inizio verso una cittadinanza attiva e consapevole;
- promuovere il cambiamento;
- educare all’altruismo e al senso di responsabilità;
- diffondere la cultura dell’attenzione verso l’altro;
- consolidare il senso di appartenenza ad un territorio con il quale interagire in modo attivo;
- trasmettere valori universalmente condivisibili per creare coesione fra le varie culture.
Il progetto prevede diverse tappe nell’arco dell’anno scolastico, percorsi differenti a seconda delle varie fasce d’età dei bambini e ragazzi coinvolti. In questo senso, il 6 dicembre 2019 si è raggiunta la prima tappa di questo percorso che comincia il suo viaggio dai più piccolini della Scuola per l'infanzia di Beneceto (Istituto Comprensivo Albertelli-Newton).
Protagonista della giornata la “scimmietta Priscilla”, inseparabile compagna di Chiara Tomaca che insieme a Chiara Guidotti e Alexia Gandini, rispettivamente Presidente e Consigliera del Gruppo Fidas Albertelli-Newton, ha parlato ai bimbi presenti del gesto del dono inteso non solo come regalo materiale. Dono è anche un gesto carino e amichevole nei confronti dell’altro come ad esempio un semplice sorriso. I bambini attraverso il gioco cominciano ad apprendere il concetto importante del dono e nello specifico della donazione del sangue che non si produce appunto, si può solo donare.
Tutti i bambini hanno ricevuto in dono il Memory di Fidas, il gioco che li aiuterà alla comprensione degli elementi che compongono una goccia di sangue quale bene prezioso per la vita.
A fine giornata, una maestra dell’istituto ha deciso di unirsi all’Associazione per diventare anche lei donatrice.
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Novità al Centro trasfusionale di Parma
Novità al Centro trasfusionale di Parma
5 dicembre 2019 | Ufficio stampa
Per un miglior funzionamento del Centro trasfusionale, sono in corso alcune modifiche procedurali che portiamo a conoscenza dei donatori e delle donatrici di sangue.
1) Le procedure iniziali: In sala prelievi l’accesso venoso ai donatori ed alle donatrici, cioè l’inserimento dell’ago in vena, viene effettuato da infermieri professionali da diverse settimane.
La presente variazione consentirà di accelerare le visite pre – donazione. Il medico che prima era costantemente in sala prelievi ora, pur restando a disposizione, potrà visitare qualche donatore – donatrice nell’ambulatorio attiguo. E’ una norma già applicata a livello nazionale. Questo significa una riduzione delle attese. Ovviamente un po’ di attesa ci sarà sempre, i donatori possono aver bisogno di tempi diversi per completare una donazione.
2) Cambio di orari al fine di ottimizzare l'utilizzo dei separatori cellulari: E’ in programma di variare lievemente gli orari dei prelievi di plasma (PLA) e piastrine (PLT). Lo scopo è quello di ottimizzare l’utilizzo dei separatori cellulari, apparecchiature che consentono le donazioni in aferesi. Attualmente sono numerosi gli accessi per donare PLA mentre sono inferiori gli accessi per donare PLT. Il responsabile del Centro trasfusionale ha deciso che due separatori cellulari saranno riservati a PLA, un separatore cellulare sarà riservato a PLT mentre un terzo separatore cellulare potrà essere impiegato per PLA o PLT a seconda delle necessità. Il separatore cellulare adibito a PLT potrà fare solo due cicli di prelievo a mattinata perché la procedura è più complessa rispetto a PLA. Inoltre il kit per il prelievo di PLT, visto il costo elevato, potrà essere applicato alla macchina solo alla presenza del donatore o della donatrice. Si prevede di iniziare con il nuovo programma dal 1° dicembre 2019. Gli orari di prelievo che variano di poco saranno, come al solito, concordati all’atto della prenotazione. Durante la donazione di PLA, al fine di evitare eventuali stati di lieve malessere ai donatori ed alle donatrici, si farà di routine, una reinfusione di soluzione fisiologica a quei soggetti, sia donne che uomini, di peso inferiore a 60 Kg. Tale trattamento sarà fatto anche per uomini con ematocrito superiore a 48 o che denunciassero un lieve malessere.
3) Informazioni sulla donazione di Plasma: La regione Emilia Romagna ha proposto di aumentare le donazioni di Plasma destinando anche un piccolo contributo economico a questo progetto (Euro 10.000). E’ previsto che medici formatori possano informare i donatori e le donatrici. Nello specifico potrebbe essere un medico del Centro trasfusionale che nel giorno di maggior afflusso alla donazione (venerdì) cercherà di contattare i donatori e le donatrici presenti. Ovviamente in quel giorno, quel medico, non farà visite. Verrà stampato un opuscolo con informazioni sulla donazione di PLA da consegnare al donatore ed alle donatrici. E’ possibile sia realizzato un filmato ove si evidenzi l’utilità del plasma mediante interviste ai responsabili dei reparti ospedalieri che tale componente del sangue utilizzano. In pratica si spiegherà perché è necessario l’impiego del plasma.
4) Funzionalità delle prenotazioni per le donazioni: Viene richiesto alla nostra associazione la disponibilità ad iniziare le prenotazioni facoltative per le donazioni di sangue intero. Non è previsto in futuro di prenotare totalmente le donazioni di sangue intero. Lo scopo è quello di conoscere, in parte, l’afflusso di donatori e donatrici nei vari giorni. In pratica la persona che prenota avrà un orario che sarà il più possibile rispettato, fermo restando che un po’ di attesa ci sarà sempre. Non tutte le donazioni richiedono lo stesso tempo. In caso di prime donazioni l’attenzione del personale sanitario è maggiore. Lo scopo è di ridurre le attese per quelle persone che avessero impegni urgenti dopo la donazione. I donatori e le donatrici che si presenteranno senza prenotazione potranno donare sicuramente negli orari non coperti dalle prenotazioni. Questo sistema potrebbe richiedere ovviamente degli aggiornamenti in base alle esigenze che si dovessero manifestare.
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I fratelli Ingrosso per la donazione di sangue con Fidas Intercral
I fratelli Ingrosso per la donazione di sangue con Fidas Intercral
17 Novembre 2019 | Ufficio stampa
I campioni di beach volley Matteo e Paolo Ingrosso sono i nuovi testimonial della campagna di Fidas Intercral per promuovere la donazione di sangue.
I due atleti, gemelli di origine brasiliana, sono stati adottati da una coppia italiana e diventano esempio di come la cultura del dono sia un gesto di altruismo che va al di là di culture e origini diverse.
Matteo e Paolo Ingrosso spiegano: “Il gesto di donare il proprio sangue rappresenta uno strumento reale e concreto di integrazione, che supera le discriminazioni in quanto il sangue non conosce genere, razza, censo. E' un insieme di processi sociali e culturali che rendono l’individuo membro attivo e consapevole di una società”.
“Ogni anno – spiega il presidente di Fidas Intercral Mauro Pinardi - cerchiamo sportivi come nostri testimonial perche siamo convinti che queste figure rispecchino al meglio l’immagine del donatore. Persone con stili di vita sani che possono essere presi come esempio anche dai giovani. Matteo e Paolo sono l’esempio di come la donazione possa essere un valido strumento di integrazione allinterno di una comunità”.
I manifesti della campagna di sensibilizzazione sono stati appesi sugli autobus e nei centri di aggregazione e nelle scuole della città. L’obiettivo è raggiungere i giovani e trasmettere il messaggio che donare sangue è un gesto di altruismo unico.
I due fratelli e Fidas Intercral si sono anche distinti per il sostegno a un’altra iniziativa di solidarietà. In questi giorni infatti è partito il progetto per la realizzazione del nuovo Centro Oncologico dell’Azienda Ospedaliero- Universitaria di Parma. Fidas Intercral ogni giorno opera ogni giorno a favore dell’ospedale di Parma e i suoi pazienti e non si tira indietro. I volontari, infatti, offrono il servizio di trasporto assistito gratuito a favore di quelle persone che devono recarsi in ospedale per le cure ma che non hanno la possibilità di farlo in maniera autonoma, perché in difficoltà economica o per la mancanza di una rete familiare.