Donazione e Vaccino anti-Covid: le norme da seguire
Donazione e Vaccino anti-Covid: le norme da seguire
21 giugno 2021 | Ufficio stampa
Gentilissimi,
in relazione alla distribuzione, su tutto territorio Nazionale, del vaccino Johnson & Johnson, nel ricordare che la sospensione post vaccinale varia, in ottemperanza alle vigenti normative Nazionali ed Europee, in relazione al tipo di vaccino cui si è stati sottoposti, si indicano, in seguito, i relativi periodi di sospensione:
1) Pfizer Biontech: la sospensione è di tre giorni da ciascun episodio vaccinale;
2) Moderna: la sospensione è di tre giorni da ciascun episodio vaccinale;
3) Astra Zeneca: la sospensione è di tre giorni da ciascun episodio vaccinale;
4) Johnson&Johnson: la sospensione è di tre giorni da ciascun episodio vaccinale.
Si raccomanda, inoltre di osservare le specifiche raccomandazioni di seguito riportate:
1) Esibire, in occasione della donazione, il certificato vaccinale in cui è indicato il tipo di vaccino cui si è stati sottoposti.
2) In via precauzionale, qualora dopo la somministrazione del vaccino anti-SARS-CoV-2, si sviluppassero sintomi, per essere accettati alla donazione di sangue e/o plasma è necessario che trascorrano almeno sette giorni della completa risoluzione dei sintomi stessi.
3) Se è stato somministrato un vaccino anti-SARS-CoV-2 di cui manchino o non si riescano a reperire sufficienti informazioni, si è idonei alla donazione di sangue e/o plasma dopo almeno quattro settimane da ciascun episodio vaccinale.
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Aurora Cocconcelli, campionessa sportiva e di solidarietà
Aurora Cocconcelli, campionessa sportiva e di solidarietà
25 Marzo 2021 | Ufficio stampa
Questa mattina Aurora Cocconcelli (22anni), bicampionessa italiana di sollevamento pesi e nuova campionessa universitaria, insieme alla sorella Natalia Vittoria e al suo preparatore Paolo Gallarotti, è venuta al centro trasfusionale per donare il sangue. Un gesto semplice che però può fare la differenza. Ogni giorno 1800 persone hanno bisogno di trasfusioni, un bisogno che continua anche in questo periodo. Aurora è alla sua terza donazione e, come ci racconta, si è avvicinato al mondo FIDAS grazie al suo preparatore Paolo Gallarotti, donatore da oltre 25 anni. La giornata di oggi è stata speciale anche per l'ingresso di Natalia Vittoria (19 anni), sorella di Aurora Cocconcelli, tra le file dei donatori FIDAS.
"E' importante - afferma Aurora Cocconcelli -, anche in questo momento di difficoltà dovuta alla pandemia, continuare a donare. Un gesto che fa bene alla salute oltre a essere vitale per i pazienti bisognosi di trasfusioni di sangue."
FIDAS Parma è accanto ai pazienti bisognosi, per questo motivo si ribadisce che i centri trasfusionali sono aperti. La donazione è considerata “situazione di necessità”, per questo motivo ci si può recare presso i centri di raccolta muniti di autocertificazione (ndr scaricabile nella home del sito). Se sei un donatore e godi di buona salute chiama i centri trasfusionali e prenota la tua donazione.
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Pandemia COVID, come per prenotare una donazione?
Pandemia COVID, come per prenotare una donazione?
10 dicembre 2020 | Ufficio stampa
Dall’inizio della pandemia COVID, a tutti i donatori e le donatrici che telefonano in segreteria sanitaria FIDAS per prenotare una donazione di sangue, per dovuta procedura, vengono fatte le seguenti domande:
1) Attualmente sei in isolamento fiduciario domiciliare?
2) Hai temperatura superiore a 37,5° , tosse o difficoltà a respirare?
3) Nei 14 giorni precedenti questa chiamata hai avuto contatti stretti con un caso probabile o confermato di infezione da SARS – COV-2?
4) Sei risultato positivo per infezione da SARS – COV – 2?
Ultimamente il personale del Centro trasfusionale interpella telefonicamente, il giorno precedente la donazione, tutti i donatori e le donatrici confermando loro la prenotazione e ponendo nuovamente le domande sopra elencate.
E’ un modo per evitare accessi al Centro trasfusionale di persone che potrebbero essere contagiate.
All’ingresso del Centro trasfusionale viene verificata la temperatura ai donatori ed alle donatrici che vengono invitati anche alla disinfezione delle mani.
In seguito si accede allo sportello accettazione.
Nel caso che il contatto telefonico, tra il personale del Centro trasfusionale ed il donatore o la donatrice, non potesse avvenire il donatore o la donatrice sono tenuti a presentarsi ugualmente.
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Influenza 2020, per i donatori vaccinazioni gratuite
Influenza 2020, per i donatori vaccinazioni gratuite
9 novembre 2020 | Ufficio stampa
Anche quest’anno i donatori di sangue potranno beneficiare delle vaccinazioni gratuite contro l’influenza. L’invito ai donatori è a contattare la propria associazione o centro trasfusionale di riferimento per capire con quale modalità viene erogato il vaccino. Vaccinarsi è utile per:
- tutelare la propria salute. Il vaccino riduce la probabilità di contrarre l’infezione e al contempo la gravità della malattia in caso di infezione;
- tutelare la salute dei propri cari. Chi si vaccina ha una minore probabilità di contrarre l’influenza, sinonimo di un minor rischio di veicolare il virus influenzale. Questo punto è particolarmente importante se si pensa ai cosiddetti “soggetti a rischio” per i quali l’influenza stagionale può rappresentare un serio pericolo;
- tutelare la salute di chi necessita di terapie trasfusionali, più donatori sani è sinonimo di un minor rischio di cali nelle donazioni.
Il vaccino ha un’ulteriore utilità: in vista della co-circolazione di virus influenzali e SARS-CoV-2, e dati i sintomi simili tra i diversi virus, il vaccino antinfluenzale permette la semplificazione della diagnosi e una più facile gestione dei casi sospetti, garantendo un minor accesso al pronto soccorso. In questo senso si può dire che, seppur in maniera indiretta, il vaccino antinfluenzale permette al Sistema Sanitario di gestire i casi Covid positivi con maggior efficacia, riducendo il rischio di contrarre il SARS-CoV-2 proprio grazie ad una più veloce identificazione dei casi sospetti e ad un minor accesso agli ospedali.
I donatori e le donatrici di sangue possono richiedere la vaccinazione gratuita presso i servizi di Igiene pubblica dell’Ausl di Parma mediante prenotazione on line.
Percorso: www.ausl.pr.it poi in sequenza cliccare :
2) Modulo di richiesta on line
3)Compilare il modulo poi INVIA.
La richiesta verrà presa in carico da operatori dell'Ausl, che contatteranno telefonicamente il cittadino per fissare l'appuntamento. La vaccinazione è assicurata negli ambulatori di Igiene e Sanità Pubblica nei 4 distretti della Provincia di Parma.
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La Festa del Dono 2020: grazie donatori!
La Festa del Dono 2020: grazie donatori!
01 ottobre 2020 | Ufficio stampa
Donare è un gesto importantissimo, in ogni sua forma: dalla donazione del cordone ombelicale, a quella degli organi, del midollo osseo e del sangue. Un gesto speciale che la città di Parma celebra con una festa che quest’anno ha raggiunto la 39° edizione. Sabato 3 ottobre le Associazioni del Dono saranno a disposizione della cittadinanza, dalle ore 10 alle ore 19 in Piazza Garibaldi, con il loro materiale informativo e per rispondere a eventuali domande. Le associazioni in questione sono:
- Federazione Italiana Associazioni Donatori Sangue;
- Associazione Donatrici Italiane Sangue Cordone Ombelicale;
- Associazione Donatrici Italiane Sangue Cordone Ombelicale;
- Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule;
- Associazione Volontari Italiani Sangue - Comune di Parma;
- Associazione Volontari Italiani Sangue - Comune di Parma.
Alle 16, sempre in Piazza Garibaldi, ci sarà la cerimonia di premiazione dei Donatori. In questa occasione verranno consegnate ai nostri donatori che hanno effettuato almeno 100 donazioni, e che sono stati invitati, le pergamene. Anche i donatori delle altre associazioni verrano premiati con le pergamene dalle loro associazioni di appartenenza.
La Festa del Dono è un'iniziativa organizzata dal Comune di Parma insieme ad Avis, Fidas, Adisco, Admo e Aido, che nasce per ricordare e premiare simbolicamente i volontari che hanno deciso di dedicarsi agli altri donando una parte di loro stessi.
Vi aspettiamo numerosi.
Qui di seguito il PDF scaricabile con la locandina dell'evento.
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Prima di partire in vacanza ricorda di donare
Prima di partire in vacanza ricorda di donare
29 luglio 2020 | Ufficio stampa
Donare il sangue è un gesto importante in ogni periodo. Ogni anno in estate si verifica un calo nelle donazioni. Un fenomeno che se non arginato può provocare delle vere emergenze. In estate anche se le donazioni calano la richiesta di sangue rimane sempre la stessa. Per aiutare i malati che necessitano di trasfusioni è necessario pianificare con cura le donazioni.
Anche quest’anno prima di partire in vacanza ricorda di effettuare la tua donazione, un piccolo gesto che fa la differenza. È bene donare il sangue prima della partenza perché in alcuni casi al rientro è necessario rispettare un periodo di stop prima di poter donare di nuovo il sangue.
In Italia è previsto un periodo di sospensione temporanea dal dono nel caso in cui si visitano luoghi per i quali è previsto l’isolamento fiduciario domiciliare. Se si viaggia all’estero: è necessario attendere almeno 14 giorni dal rientro in Italia per i soggetti che provengono da Paesi Esteri Fanno eccezione: Paesi dagli Stati membri dell’Unione Europea, Stati parte dell’accordo di Schengen, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord, Andorra, Principato di Monaco, Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano.
Per saperne di più consulta le linee guida diramate dal Centro Nazionale Sangue.
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Dona il 5 per mille a FIDAS Parma
Dona il 5 per mille a FIDAS Parma
9 giugno 2020 | Ufficio stampa
Anche quest’anno puoi scegliere di donare il cinque per mille a FIDAS PARMA con la dichiarazione dei redditi (730 o ex Unico).
Destinare il cinque per mille a FIDAS PARMA non comporta alcuna spesa aggiuntiva, si tratta di una quota d’imposta comunque dovuta allo Stato: questo non sostituisce né l’8×1000 destinato alle confessioni religiose né il 2x1000 destinato ai partiti politici.
Grazie al tuo aiuto avremo le risorse necessarie a migliore la nostra attività di promozione del dono del sangue e la nostra organizzazione così da poter aiutare ancora più malati e persone bisognose di trasfusioni. Un modo per far crescere FIDAS PARMA e aiutarci a svolgere la nostra missione in tutto il territorio della provincia di Parma.
Tutti possono sostenere FIDAS PARMA.
Come fare?
Compila la scheda CUD, il modello 730 o il modello unico
Firma nel riquadro indicato come “Sostegno del volontariato…”
Indica nel riquadro il codice fiscale di FIDAS PARMA: 80012570349
Anche chi non deve presentare la dichiarazione dei redditi ma ha ricevuto il modello CU dell'anno (ex modello CUD) può donare il 5x mille. Basta compilare il modello CU e consegnarlo, in busta chiusa, a un ufficio postale o a uno sportello bancario, che lo ricevono gratuitamente, o a un intermediario abilitato alla trasmissione telematica (CAF, commercialisti, etc.). Sulla busta bisogna scrivere DESTINAZIONE CINQUE PER MILLE IRPEF e indicare cognome, nome e codice fiscale del contribuente.
Grazie per il supporto!
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Raggiungere i centri trasfusionali è sempre consentito, basta l'autocertificazione
Raggiungere i centri trasfusionali è sempre consentito, basta l'autocertificazione
25 Marzo 2020 | Ufficio stampa
Di seguito riportiamo il testo della circolare emessa in data 24 marzo dalla direzione generale della prevenzione sanitaria del ministero della Salute con oggetto: "Emergenza epidemiologica da Covid-19: donazioni di sangue ed emocomponenti"
Ecco il testo integrale:
"Facendo seguito alla precedente nota del 10 marzo 2020, prot 8138, a seguito delle ulteriori misure urgenti introdotte dal D.P.C.M 22 marzo 2020 che, all'articolo 1, comma 1, lettera e), stabilisce che siano comunque consentite le attività che erogano servizi di pubblica utilità nonchè i servizi essenziali di cui alla legge 12 giugno 1990, n 146 e include al n 86 dell'allegato 1, tra le attività consentite, anche l'assistenza sanitaria, si ribadisce che l'attività di donazione del sangue e degli emocomponenti è attività sanitaria essenziale necessaria a garantire l’attività assistenziale di pazienti che necessitano di trasfusioni e di conseguenza gli spostamenti dei donatori o del personale associativo operante sul territorio nazionale presso le unità di raccolta associative fisse e mobili, possano ritenersi inclusi nelle motivazioni di "assoluta urgenza" di cui all'articolo 1, comma 1, lettera b), del citato D.P.C.M."
Qui di seguito il PDF scaricabile con la nuova autocertificazione per gli spostamenti.
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I centri trasfusionali sono aperti
I centri trasfusionali sono aperti
13 Marzo 2020 | Ufficio stampa
Anche in questo momento di difficoltà nazionale FIDAS non dimentica la sua vocazione: aiutare i pazienti bisognosi di trasfusioni di sangue. Ogni giorno 1800 persone hanno bisogno di trasfusioni, un bisogno che continua anche in questo periodo. FIDAS Parma è accanto ai pazienti bisognosi, per questo motivo si ribadisce che i centri trasfusionali sono aperti. La donazione è considerata “situazione di necessità”, per questo motivo ci si può recare presso i centri di raccolta muniti di autocertificazione (ndr scaricabile nella news del 11/03).
Data la carenza di sacche di sangue 0+ questa mattina il nostro Presidente, Ines Seletti, ha effettuato la sua trentatreesima donazione. Ad accompagnare la Presidente c’era Melissa, una ragazza che per il suo diciottesimo compleanno ha deciso di fare la sua prima donazione. Un gesto semplice che significa tanto.
Si rilancia il messaggio creato dai Giovani Fidas: “#iorestoacasa, ma se c’è bisogno di sangue #escoadonare”.
Se sei un donatore e godi di buona saluta chiama i centri trasfusionali e prenota la tua donazione.
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Le donazioni continuano anche con il nuovo decreto
Le donazioni continuano anche con il nuovo decreto
11 Marzo 2020 | Ufficio stampa
La raccolta di sangue continua anche dopo le misure adottate dal governo per ridurre la diffusione del nuovo coronavirus, e la donazione del sangue e degli emocomponenti può essere considerata inclusa tra le “situazioni di necessità” di cui al D.P.C.M; di conseguenza possono ritenersi consentiti gli spostamenti dei donatori che si recano presso le sedi di raccolta pubbliche e associative. In caso di accertamento, da parte di agenti di Polizia stradale o Polizia municipale, si consiglia di compilare il modulo allegato che serve per il tragitto da percorrere verso il punto di prelievo. Al ritorno, in caso di accertamento, si può mostrare il certificato di avvenuta donazione che è poi lo stesso documento da fornire al datore di lavoro.
Una specifica circolare della direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute, datata 10 marzo, ricorda anche che, analogamente, è necessario consentire gli spostamenti del personale associativo operante sul territorio nazionale presso le unità di raccolta associative fisse e mobili; il Centro Nazionale Sangue e il Civis, il coordinamento delle associazioni dei donatori, ribadiscono come ogni giorno 1800 pazienti continuano ad avere bisogno di trasfusioni.
In questo momento tutte le regioni stanno segnalando una riduzione nella raccolta, che viene compensata soprattutto dalla decisione di rinviare gli interventi chirurgici non urgenti e in elezione. “Si cominciano a sentire gli effetti del COVID-19 anche sulla raccolta di sangue all'interno della rete trasfusionale nazionale – spiega Giancarlo Maria Liumbruno, direttore generale del Cns -. L’equilibrio è sempre più precario, anche perché gli interventi non elettivi non possono essere rinviati all'infinito. Le trasfusioni sono un Livello Essenziale di Assistenza, che deve essere garantito, quindi non si possono fermare le donazioni. Il consiglio ai donatori che sono in buona salute è prenotare la donazione, telefonando prima, per evitare affollamenti degli ambulatori a loro dedicati, ma per il resto sono state prese tutte le precauzioni per evitare contagi durante la donazione”.
Le raccomandazioni per chi dona e per i centri di raccolta sono illustrate in una nuova circolare del Cns che tiene conto degli ultimi Dpcm. In particolare è sospeso per 14 giorni chi rientra dalla Cina, chi è stato esposto a un soggetto contagiato e chi ha avuto il virus, fermo restando che può donare solo chi ha già ottemperato all'eventuale obbligo della misura di isolamento fiduciario domiciliare.
“In questo momento in cui l’attenzione è rivolta giustamente al coronavirus non si può dimenticare che ogni giorno ci sono pazienti che hanno bisogno di trasfusioni, si pensi ai talassemici – ricorda Gianpietro Briola, portavoce del Civis -. Le donazioni possono essere fatte in sicurezza, e le associazioni sono impegnate anche a garantire, a tutto il personale operante presso le Unità di raccolta, la diffusione capillare e costante delle informazioni inerenti all'applicazione delle indicazioni fornite dal Ministero della salute per la sanificazione e la disinfezione degli ambienti”.
Raccomandazioni per donare in sicurezza
Al fine di evitare l’aggregazione dei donatori nei locali di attesa e, di conseguenza, consentire il mantenimento della distanza di sicurezza interpersonale (almeno 1 metro), si raccomanda di:
- ricorrere preferenzialmente alla chiamata-convocazione programmata dei donatori al fine di regolare il numero degli accessi; ai fini della prevenzione del fattore di rischio rappresentato dal contatto stretto con soggetto affetto da COVID-19, si rimanda alla definizione di “contatto stretto” (close contact) resa disponibile dall’ECDC e dal Ministero della Salute;
- adottare misure di triage preliminare del donatore in occasione del contatto telefonico
- promuovere l'implementazione, presso i Servizi trasfusionali e le Unità di raccolta delle dipendenti reti di medicina trasfusionale, di semplici processi di triage nella fase di accoglienza dei donatori, comprendenti la misurazione estemporanea della temperatura corporea. L'attivazione del triage è finalizzata ad evitare la possibile diffusione del virus nei locali di attesa attuando una pre-selezione dei donatori. Si suggerisce il valore di 37,5°C della temperatura corporea come parametro di rinvio temporaneo del donatore;
- gestire il flusso dei donatori all'interno delle strutture sanitarie e durante tutte le fasi del percorso di donazione, in modo regolare e cadenzato.