Ricorda di donare prima di partire in vacanza
Ricorda di donare prima di partire in vacanza
05 luglio 2021 | Ufficio stampa
È finalmente estate e in molti stanno facendo le valigie, pronti a godere di un meritato periodo di relax. Tra una cosa e l’altra ci si dimentica spesso dei piccoli gesti, come donare il sangue prima di partire, e per questo ogni anno in estate si registrano importanti cali delle donazioni.
Si riducono le donazioni ma il bisogno di sangue è sempre lo stesso, se non più alto. Gli incidenti stradali e gli interventi di pronto soccorso aumentano, senza dimenticare tutti i pazienti che, per sopravvivere, hanno costantemente bisogno delle trasfusioni di sangue e dei suoi derivati. L’estate può essere una buona occasione per cominciare o riprendere a donare, e anche quest’anno, noi di Fidas ricordiamo l’importanza di programmare una donazione prima di partire per le ferie (la visita di idoneità si può programmare chiamandoci al 0521 703877 o 0521 703034 dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 12).
Se si viaggia in Italia, è necessaria una fase di sospensione temporanea dal dono solo se si visitano aree per le quali è previsto l’isolamento fiduciario domiciliare, in tal caso è necessario un periodo di isolamento prima di essere riammessi al dono.
Per i viaggi all’estero è obbligatorio attendere almeno 14 giorni dal rientro in Italia. fa eccezione chi ha viaggiato in Paesi membri dell’Unione Europea, Stati parte dell’accordo di Schengen, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord, Andorra, Principato di Monaco, Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano.
Si ricorda, inoltre, che i donatori di sangue che hanno fatto il vaccino saranno accettati per la donazione dopo 72 ore dalla vaccinazione se asintomatici. In caso contrario sarà necessaria una sospensione temporanea dal dono che terminerà una volta conclusi i 7 giorni successivi a partire dalla completa risoluzione dei sintomi.
Per saperne di più consulta le linee guida diramate dal Centro Nazionale Sangue.
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Donazione e Vaccino anti-Covid: le norme da seguire
Donazione e Vaccino anti-Covid: le norme da seguire
21 giugno 2021 | Ufficio stampa
Gentilissimi,
in relazione alla distribuzione, su tutto territorio Nazionale, del vaccino Johnson & Johnson, nel ricordare che la sospensione post vaccinale varia, in ottemperanza alle vigenti normative Nazionali ed Europee, in relazione al tipo di vaccino cui si è stati sottoposti, si indicano, in seguito, i relativi periodi di sospensione:
1) Pfizer Biontech: la sospensione è di tre giorni da ciascun episodio vaccinale;
2) Moderna: la sospensione è di tre giorni da ciascun episodio vaccinale;
3) Astra Zeneca: la sospensione è di tre giorni da ciascun episodio vaccinale;
4) Johnson&Johnson: la sospensione è di tre giorni da ciascun episodio vaccinale.
Si raccomanda, inoltre di osservare le specifiche raccomandazioni di seguito riportate:
1) Esibire, in occasione della donazione, il certificato vaccinale in cui è indicato il tipo di vaccino cui si è stati sottoposti.
2) In via precauzionale, qualora dopo la somministrazione del vaccino anti-SARS-CoV-2, si sviluppassero sintomi, per essere accettati alla donazione di sangue e/o plasma è necessario che trascorrano almeno sette giorni della completa risoluzione dei sintomi stessi.
3) Se è stato somministrato un vaccino anti-SARS-CoV-2 di cui manchino o non si riescano a reperire sufficienti informazioni, si è idonei alla donazione di sangue e/o plasma dopo almeno quattro settimane da ciascun episodio vaccinale.
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Aurora Cocconcelli, campionessa sportiva e di solidarietà
Aurora Cocconcelli, campionessa sportiva e di solidarietà
25 Marzo 2021 | Ufficio stampa
Questa mattina Aurora Cocconcelli (22anni), bicampionessa italiana di sollevamento pesi e nuova campionessa universitaria, insieme alla sorella Natalia Vittoria e al suo preparatore Paolo Gallarotti, è venuta al centro trasfusionale per donare il sangue. Un gesto semplice che però può fare la differenza. Ogni giorno 1800 persone hanno bisogno di trasfusioni, un bisogno che continua anche in questo periodo. Aurora è alla sua terza donazione e, come ci racconta, si è avvicinato al mondo FIDAS grazie al suo preparatore Paolo Gallarotti, donatore da oltre 25 anni. La giornata di oggi è stata speciale anche per l'ingresso di Natalia Vittoria (19 anni), sorella di Aurora Cocconcelli, tra le file dei donatori FIDAS.
"E' importante - afferma Aurora Cocconcelli -, anche in questo momento di difficoltà dovuta alla pandemia, continuare a donare. Un gesto che fa bene alla salute oltre a essere vitale per i pazienti bisognosi di trasfusioni di sangue."
FIDAS Parma è accanto ai pazienti bisognosi, per questo motivo si ribadisce che i centri trasfusionali sono aperti. La donazione è considerata “situazione di necessità”, per questo motivo ci si può recare presso i centri di raccolta muniti di autocertificazione (ndr scaricabile nella home del sito). Se sei un donatore e godi di buona salute chiama i centri trasfusionali e prenota la tua donazione.
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Pandemia COVID, come per prenotare una donazione?
Pandemia COVID, come per prenotare una donazione?
10 dicembre 2020 | Ufficio stampa
Dall’inizio della pandemia COVID, a tutti i donatori e le donatrici che telefonano in segreteria sanitaria FIDAS per prenotare una donazione di sangue, per dovuta procedura, vengono fatte le seguenti domande:
1) Attualmente sei in isolamento fiduciario domiciliare?
2) Hai temperatura superiore a 37,5° , tosse o difficoltà a respirare?
3) Nei 14 giorni precedenti questa chiamata hai avuto contatti stretti con un caso probabile o confermato di infezione da SARS – COV-2?
4) Sei risultato positivo per infezione da SARS – COV – 2?
Ultimamente il personale del Centro trasfusionale interpella telefonicamente, il giorno precedente la donazione, tutti i donatori e le donatrici confermando loro la prenotazione e ponendo nuovamente le domande sopra elencate.
E’ un modo per evitare accessi al Centro trasfusionale di persone che potrebbero essere contagiate.
All’ingresso del Centro trasfusionale viene verificata la temperatura ai donatori ed alle donatrici che vengono invitati anche alla disinfezione delle mani.
In seguito si accede allo sportello accettazione.
Nel caso che il contatto telefonico, tra il personale del Centro trasfusionale ed il donatore o la donatrice, non potesse avvenire il donatore o la donatrice sono tenuti a presentarsi ugualmente.
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Influenza 2020, per i donatori vaccinazioni gratuite
Influenza 2020, per i donatori vaccinazioni gratuite
9 novembre 2020 | Ufficio stampa
Anche quest’anno i donatori di sangue potranno beneficiare delle vaccinazioni gratuite contro l’influenza. L’invito ai donatori è a contattare la propria associazione o centro trasfusionale di riferimento per capire con quale modalità viene erogato il vaccino. Vaccinarsi è utile per:
- tutelare la propria salute. Il vaccino riduce la probabilità di contrarre l’infezione e al contempo la gravità della malattia in caso di infezione;
- tutelare la salute dei propri cari. Chi si vaccina ha una minore probabilità di contrarre l’influenza, sinonimo di un minor rischio di veicolare il virus influenzale. Questo punto è particolarmente importante se si pensa ai cosiddetti “soggetti a rischio” per i quali l’influenza stagionale può rappresentare un serio pericolo;
- tutelare la salute di chi necessita di terapie trasfusionali, più donatori sani è sinonimo di un minor rischio di cali nelle donazioni.
Il vaccino ha un’ulteriore utilità: in vista della co-circolazione di virus influenzali e SARS-CoV-2, e dati i sintomi simili tra i diversi virus, il vaccino antinfluenzale permette la semplificazione della diagnosi e una più facile gestione dei casi sospetti, garantendo un minor accesso al pronto soccorso. In questo senso si può dire che, seppur in maniera indiretta, il vaccino antinfluenzale permette al Sistema Sanitario di gestire i casi Covid positivi con maggior efficacia, riducendo il rischio di contrarre il SARS-CoV-2 proprio grazie ad una più veloce identificazione dei casi sospetti e ad un minor accesso agli ospedali.
I donatori e le donatrici di sangue possono richiedere la vaccinazione gratuita presso i servizi di Igiene pubblica dell’Ausl di Parma mediante prenotazione on line.
Percorso: www.ausl.pr.it poi in sequenza cliccare :
2) Modulo di richiesta on line
3)Compilare il modulo poi INVIA.
La richiesta verrà presa in carico da operatori dell'Ausl, che contatteranno telefonicamente il cittadino per fissare l'appuntamento. La vaccinazione è assicurata negli ambulatori di Igiene e Sanità Pubblica nei 4 distretti della Provincia di Parma.
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Prima di partire in vacanza ricorda di donare
Prima di partire in vacanza ricorda di donare
29 luglio 2020 | Ufficio stampa
Donare il sangue è un gesto importante in ogni periodo. Ogni anno in estate si verifica un calo nelle donazioni. Un fenomeno che se non arginato può provocare delle vere emergenze. In estate anche se le donazioni calano la richiesta di sangue rimane sempre la stessa. Per aiutare i malati che necessitano di trasfusioni è necessario pianificare con cura le donazioni.
Anche quest’anno prima di partire in vacanza ricorda di effettuare la tua donazione, un piccolo gesto che fa la differenza. È bene donare il sangue prima della partenza perché in alcuni casi al rientro è necessario rispettare un periodo di stop prima di poter donare di nuovo il sangue.
In Italia è previsto un periodo di sospensione temporanea dal dono nel caso in cui si visitano luoghi per i quali è previsto l’isolamento fiduciario domiciliare. Se si viaggia all’estero: è necessario attendere almeno 14 giorni dal rientro in Italia per i soggetti che provengono da Paesi Esteri Fanno eccezione: Paesi dagli Stati membri dell’Unione Europea, Stati parte dell’accordo di Schengen, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord, Andorra, Principato di Monaco, Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano.
Per saperne di più consulta le linee guida diramate dal Centro Nazionale Sangue.
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Aggiornamento misure di prevenzione della trasmissione dell’infezione da nuovo Coronavirus (SARS-CoV-2)
Aggiornamento misure di prevenzione della trasmissione dell’infezione da nuovo Coronavirus (SARS-CoV-2)
02 marzo 2020 | Ufficio stampa
Con riferimento all’attuale situazione epidemiologica internazionale ed a quella nazionale, caratterizzata da focolai epidemici di trasmissione locale del nuovo Coronavirus (SARS-CoV-2), si riportano, di seguito, le specifiche misure di prevenzione per il Sistema trasfusionale.
Le predette misure tengono in considerazione le ultime indicazioni dell’European Centre for Disease Prevention and Control, gli aggiornamenti forniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e quanto disposto a livello nazionale dal decreto legge del 23 febbraio 2020, n.6 e dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) in pari data, recante le disposizioni attuative del suddetto decreto legge, con particolare riferimento alle lettere h) ed i) dell’art. 1, comma 2, del citato decreto legge ed al comma 1 dell’art. 2 del citato DPCM, rispettivamente riportati come di seguito:
h) applicazione della misura della quarantena con sorveglianza attiva agli individui che hanno avuto contatti stretti con casi confermati di malattia infettiva diffusiva;
i) previsione dell’obbligo da parte degli individui che hanno fatto ingresso in Italia da zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione mondiale della sanità, di comunicare tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio, che provvede a comunicarlo all’autorità sanitaria competente per l’adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva;
comma 1) in attuazione dell’art. 3, comma 1, del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, e per le finalità di cui al medesimo articolo, gli individui che dal 1° febbraio 2020 sono transitati ed hanno sostato nei comuni di cui all’allegato 1 al presente decreto sono obbligati a comunicare tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio, ai fini dell’adozione, da parte dell’autorità sanitaria competente, di ogni misura necessaria, ivi compresa la permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva.
Considerato che:
in occasione delle precedenti epidemie da virus respiratori (MERS-CoV e SARS-CoV) non sono state rilevate evidenze scientifiche a dimostrazione della loro trasmissione trasfusionale e che, ad oggi, il rischio di trasmissione trasfusionale di SARS-CoV-2 non è documentato;
Raccomandazioni
Si raccomanda, quanto segue:
a) rafforzare le misure di sorveglianza sui possibili casi importati attivando la sorveglianza anamnestica del donatore di sangue per viaggi nella Repubblica Popolare Cinese;
b) rafforzare le misure di sorveglianza sui possibili casi con anamnesi positiva per contatti con soggetti con documentata infezione da SARS-CoV-2;
c) applicare il criterio di sospensione temporanea di 28 giorni dal rientro per i donatori che abbiano soggiornato nella Repubblica Popolare Cinese;
d) applicare il criterio di sospensione temporanea di 28 giorni dopo la possibile esposizione al rischio di contagio per il contatto con soggetti con infezione documentata da SARS-CoV-2;
e) applicare il criterio di sospensione temporanea di 28 giorni dei soggetti a rischio perché transitati ed hanno sostato dal 01 febbraio 2020 nei Comuni interessati dalle misure urgenti di contenimento del contagio (Allegato 1 al DPCM del 23 febbraio 2020). Regione Lombardia: Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione d’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini. Regione Veneto: Vò.
f) applicare il criterio di sospensione temporanea di 28 giorni dalla risoluzione dei sintomi o dall’interruzione dell’eventuale terapia per i donatori con anamnesi positiva per infezione da SARS-CoV-2 (infezione documentata oppure comparsa di sintomatologia compatibile con infezione da SARS-CoV-2);
g) sensibilizzare i donatori ad informare il Servizio trasfusionale di riferimento in caso di comparsa di sintomi compatibili con infezione da SARS-CoV-2 oppure in caso di diagnosi d’infezione da SARS-CoV-2 nei 14 giorni successivi alla donazione (post donation information);
h) promuovere l’implementazione, presso i Servizi trasfusionali e le Unità di raccolta delle dipendenti reti di medicina trasfusionale, di semplici processi di triage nella fase di accoglienza dei donatori, comprendenti la misurazione estemporanea della temperatura corporea. L’attivazione del triage è finalizzata ad evitare la possibile diffusione del virus nei locali di attesa e a snellire le operazioni di selezione dei donatori. Si suggerisce il valore di 37,5°C della temperatura corporea come parametro di rinvio temporaneo del donatore;
i) invitare il personale operante presso i Servizi trasfusionali e le Unità di raccolta ad attenersi scrupolosamente a comportamenti finalizzati a prevenire la diffusione delle infezioni respiratorie, ivi compresa l’infezione da SARS-CoV-2.
Si raccomanda alle Associazioni e Federazioni dei donatori volontari di sangue di:
a) garantire, a tutto il personale operante presso le Unità di raccolta, la diffusione capillare e costante delle informazioni inerenti all’epidemiologia del SARS-CoV-2 e alle misure adottate per la prevenzione della trasmissione dello stesso mediante trasfusione di emocomponenti labili;
b) fornire ai donatori, in fase di convocazione, adeguata informazione, anche al fine di evitare gli accessi alla donazione in presenza di sintomi associabili a infezioni respiratorie, ivi compresa l’infezione da SARS-CoV-2.
In relazione al fabbisogno trasfusionale ed alla gestione delle scorte di emocomponenti, si raccomanda:
a) alle Strutture di Coordinamento per le Attività Trasfusionali (SRC) delle Regioni e Province Autonome di utilizzare la bacheca SISTRA per la segnalazione di eventuali carenze e di monitorare e potenziare le scorte strategiche regionali di globuli rossi, piastrine e plasma ad uso clinico, da destinare alla compensazione intra- ed inter-regionale, secondo quanto previsto dall’Intesa di Conferenza Stato-Regioni, n. 131 sul “Piano strategico nazionale per il supporto trasfusionale nelle maxi emergenze” (Rep. Atti n. 121/CSR del 7 luglio 2016);
b) alle SRC la massima intensificazione della promozione della appropriatezza nell’utilizzo clinico dei componenti labili del sangue;
c) alle SRC e alle Associazioni e Federazioni dei donatori volontari di sangue, di intensificare i rapporti di comunicazione fra l’ambito tecnico e quello associativo a livello regionale e locale, rapportandosi regolarmente con il Centro Nazionale Sangue, mediante sistemi e modalità operative che consentano la trasmissione in tempo reale di informazioni, anche previsionali, inerenti alla consistenza delle scorte trasfusionali ed alla eventuale necessità di effettuare convocazioni straordinarie dei donatori e pianificare sedute di raccolta addizionali.
Tenuto conto che le attività di donazione e raccolta del sangue e degli emocomponenti sono livelli essenziali di assistenza (art. 5, legge 219/2005) che garantiscono la continuità del supporto trasfusionale a oltre 1.800 pazienti al giorno sul territorio nazionale, si raccomanda di coinvolgere le SRC nei processi decisionali strategici di livello regionale, correlati alla gestione dell’emergenza epidemiologica da SARS-CoV-2, che potrebbero avere un impatto sull’autosufficienza locale, regionale e nazionale.
Si raccomanda, infine, l’adozione delle suddette misure in modo omogeneo sul territorio nazionale al fine di consentirne la valutazione di efficacia e di impatto nonché il possibile adeguamento dinamico in funzione dell’evoluzione del quadro epidemiologico.
I Responsabili delle SRC sono invitati a dare tempestiva attuazione alle suddette indicazioni, informando puntualmente i singoli Servizi trasfusionali operanti nelle Regioni e Province autonome di rispettiva competenza e le Banche di sangue cordonale, ove presenti.
Il Centro Nazionale Sangue aggiornerà le presenti indicazioni in relazione all’acquisizione di ulteriori informazioni circa l’agente patogeno in questione e all’evoluzione della situazione epidemiologica nazionale e internazionale.