Si può bere alcool e donare il sangue?
Si può bere alcool e donare il sangue?
17 Aprile 2019 | Redazione
Sono tanti a chiedere se è possibile donare il sangue quando si è bevuto vino, birra o superalcolici il giorno o la sera prima e se, in generale, bere alcool può interferire con la donazione.
L’assunzione di elevate quantità di alcool, cioè maggiori rispetto a quelle consigliate dall’OMS (tre bicchieri al giorno per gli uomini e uno e mezzo per le donne), interferisce con la funzionalità del corpo umano. Alti livelli di alcool nel sangue infatti danneggiano il fegato e il sistema circolatorio e per questo non è possibile donare sangue se si è bevuto molto.
Se però il nostro consumo di alcolici è nella norma e abbiamo esagerato solamente in occasione di un pranzo o una cena, la donazione è controindicata solo per alcuni giorni, per dare il tempo al corpo di ripulirsi e di far tornare a livelli normali le transaminasi del fegato, che vengono controllate ad ogni donazione. In caso di transaminasi elevate infatti, i medici sono costretti a scartare il sangue raccolto.
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Si può fare sport prima di donare il sangue?
Si può fare sport prima di donare il sangue?
15 Aprile 2019 | Redazione
Fare sport significa seguire uno stile di vita sano e controllato e chiunque voglia fare una donazione di sangue è il benvenuto!
Ci sono però alcuni accorgimenti: se praticate sport a livello amatoriale e volete donare sangue intero, è consigliato il riposo per un paio di giorni. Nel caso invece siate degli sportivi professionisti, con allenamenti quotidiani e competizioni, nei primi giorni dopo il prelievo sentirete un maggiore affaticamento a causa della diminuita capacità del trasporto di ossigeno. Le prestazioni potrebbero calare e nelle due settimane successive alla donazione non pretendete le prestazioni che registravate prima; inoltre è consigliabile non partecipare a gare e competizioni.
Nessuna controindicazione invece per la donazione di plasma, l’unico consiglio è quello di bere molto nelle 48 ore successive al prelievo.
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La cena benefica di Adas Intesa San Paolo con la comicità di Marsha De Salvatore
La cena benefica di Adas Intesa San Paolo con la comicità di Marsha De Salvatore
6 Aprile 2019 | Ufficio stampa
Il 5 aprile presso l’Antica Tenuta Santa Teresa, a Parma, si è tenuta la cena benefica organizzata dai volontari di Adas Intesa San Paolo Parma. La volontaria Chiara Guidotti ha accolto gli ospiti, dipendenti delle filiali parmigiane dell’istituto di credito, che prima della cena hanno partecipato all’assemblea del gruppo di donatori.
Presente alla serata anche la presidentessa di Fidas Parma, Ines Seletti, che insieme ai partecipanti ha assistito dopo alla cena allo spettacolo dell’attrice teatrale e insegnante di inglese Marsha De Salvatore. Americana di origine, ha portato a Parma una ventata di ironia, sdrammatizzando sulla sua condizione di salute. Affetta da anemia mediterranea, Marsha ha dovuto affrontare fin da giovane quotidiane trasfusioni di sangue che le hanno permesso tuttavia di vivere oggi una vita ricca di esperienze e viaggi. Il suo messaggio è stato anche un ringraziamento ai donatori presenti in sala, perchè grazie a persone come lore lei ha potuto ricevere il dono di una vita migliore.
Il devoluto della serata è andato in favore della raccolta fondi per Richmond Oduro, un giovanissimo batterista studente dell’Istituto Albertelli-Newton. Richmond all’età di 9 anni ha ricevuto in dono da uno sconosciuto, che era venuto a conoscenza della sua storia, una batteria appartenuta al figlio venuto a mancare del benefattore. Grazie alla raccolta fondi partita dal Gruppo Fidas Albertelli-Newton e della Fondazione Munus, potrà avere la possibilità di frequentare un’accademia musicale e inseguire il suo sogno. La campagna proseguirà fino al raggiungimento della quota annuale scolastica.
Richmond, come l’attrice e insegnante Marsha De Salvatore, sono la testimonianza di come un piccolo gesto possa cambiare la vita di una persona, anche se sconosciuta. La donazione del sangue è un gesto piccolo in fondo, se paragonato alla possibilità di vita che invece regala.
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Fidas donatori di sangue Parma festeggia i 60 anni con i giovani. Premiate tre classi per il Bando “A Scuola di Dono”
Fidas donatori di sangue Parma festeggia i 60 anni con i giovani. Premiate tre classi
per il Bando “A Scuola di Dono”
28 Marzo 2019 | Ufficio stampa
Quest’anno Fidas festeggia il 60° anniversario dalla fondazione con un viaggio on the road lungo tutta Italia. A Parma il camper è sbarcato per la sue terza tappa, parcheggiando davanti alle scuole di via Toscana. Sono stati proprio gli studenti, infatti, i protagonisti di questa giornata di festa.
Oltre 200 alunni delle classi degli istituti Bertolucci, Albertelli-Newton e delle 5° dell’ITIS Leonardo Da Vinci si sono riuniti questa mattina nell’Aula Magna dell’ITIS per la premiazione dei migliori elaborati nati dalla partecipazione al Bando “A Scuola di Dono” di Fidas Nazionale. Le classi vincitrici hanno ricevuto dalla presidentessa di Fidas Parma, Ines Seletti, un buono di 500 euro per l’acquisto di materiale didattico e i loro elaborati restano in gara per il premio nazionale di Fidas che verrà consegnato a Matera ad aprile.
Hanno accolto gli studenti, oltre alla presidentessa di Fidas Parma, Ines Seletti, la preside dell’ITIS, Elisabetta Botti, il preside del liceo musicale Bertolucci di Parma, Aluisi Tosolini, il presidentente di Fidas Regionale, Michele Di Foggia, una delegazione della Croce Rossa di Parma e l’assessore alla cultura del Comune di Parma, Michele Guerra.
“Donare il sangue è un gesto anonimo – spiega Ines Seletti - e non c’è privilegio più grande per noi di Fidas di promuovere questo dono e il suo significato”.
“Donare, infatti, è il tema del concorso di Fidas nazionale che ha motivato gli studenti partecipanti di tutte e tre le fasce di età della scuola, primaria e secondaria” ha specificato Michele di Foggia prima di indicare i vincitori di Parma.
“Tutti i cittadini devono lavorare per una “Buona Vita”, come recita lo slogan di Fidas, - commenta il preside Tosolini – Doniamo, senza pretese di ricevere nulla in cambio, per combattere gli egoismi e le arroganze di questa società perchè solo così possiamo costruire insieme una buona comunità”.
“Anche questo è un tema culturale. – continua l’assessore Michele Guerra – Chi è capace di donare, riceve molto di più di quello che ha dato. Donare significa gratuità, reciprocità, relazione e libertà”, elementi fondamentali anche del buon vivere.
A essere premiati per il cortometraggio e lo storytelling su questi temi sono stati gli studenti delle classi 3°F dell’Albertelli-Newton e del Movimento Studenti Azione Cattolica di Parma. Premio speciale invece per la 2°F Albertelli-Newton che ha presentato un corto particolarmente apprezzato dalla giuria.
A portare la loro testimonianza di nuovi donatori sono stati due 19enni, Francesco Battistini e Gabriele Cavagni, che data la loro giovane età hanno potuto donare solo da poco ma il gesto ha già cambiato il loro vivere. “Ci si sente molto meglio dopo – spiegano i due donatori, in particolare ai loro coetanei – Ci si sente come se si trovasse finalmente il giusto posto nella società. Andate a donare, con gli amici o da soli, vi assicuriamo che sarà una bella esperienza che non dimenticherete”.
E proprio grazie al gesto anonimo della donazione di sangue, una giovane alunna è potuta salire sul palco del salone davanti ai suoi amici. La studentessa ha infatti spiegato ai suoi coetanei come fino ai 7 anni, a causa di una malattia, sia stata sottoposta a molte trasfusioni. “Adesso sono ancora troppo piccola per donare – ha raccontando la ragazzina – ma posso aiutare, come oggi, donando la motivazione a chi può farlo”.
A concludere la mattinata di festa è stata l’esibizione di Richmond Oduro, un giovanissimo batterista studente della Albertelli Newton. Richmond all’età di 9 anni ha ricevuto in dono da uno sconosciuto, che era venuto a conoscenza della sua storia, una batteria appartenuta al figlio venuto a mancare del benefattore. E grazie alla raccolta fondi del Gruppo Fidas Albertelli-Newton e della Fondazione Munus, avrà la possibilità di frequentare un’accademia musicale e inseguire il suo sogno. La campagna proseguirà fino al raggiungimento della quota scolastica. Richmond, come la studentessa che ha portato la sua testimonianza, sono esempi concreti di come un piccolo gesto possa cambiare una vita e salvarla.
Fidas promuove la condivisione e l’importanza della donazione di sangue: un piccolo gesto confrontato con l’importante valore che invece se ne riceve, che può infatti salvare vite e dare concreto aiuto a chi ogni giorno è costretto a terapie trasfusionali. La donazione del sangue è un gesto volontario, anonimo e gratuito, ma anche responsabile. Richiede innanzitutto di prendersi cura di se stessi e del proprio stato di salute per poter essere di aiuto agli altri. E questo è il messaggio che i giovani partecipanti di questa mattina si sono portati a casa, oltre al meritato premio.
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Donazione del sangue: non tutti sanno che…
Donazione del sangue: non tutti sanno che…
20 Marzo 2019 | Redazione
Sei preparato a donare il sangue?
Pensi di sapere tutto su sangue, trasfusioni e donazioni?
Ecco nove curiosità che forse non sapevi!
La prima trasfusione di sangue documentata sull’uomo fu eseguita nel 1667 co sangue di agnello.
Le persone che hanno come gruppo sanguigno l’A, producono anticorpi contro i gruppi sanguigni B e AB.
Se tutti i vasi sanguigni di una persona potessero essere messi in fila, si coprirebbe la distanza di due giri e mezzo intorno al glogo.
Nel secolo scorso gli scienziati Emil Von Dungem e Ludwik Hirszfeld credevano (erroneamente!) che tra le persone che avevano gruppo sanguigno B si trovassero molti criminali.
Con il sistema Duffy si intende un sistema di gruppi sanguigni oltre a quello A, B, 0 inclusivo del fattore Rh.
La ricerca medica spera di trovare un sostituto del sangue umano dai vermi marini. Un ricercatore francese, Franck Zal, ha scoperto che l’emoglobina di arenicola marina, un verme polichete marino, lega l’ossigeno 50 volte più di quella umana.
Durante a seconda guerra mondiale, sul fronte del Pacifico, i soldati ricevevano trasfusioni di latte di cocco in mancanza di plasma sanguigno.
Il cuore pompa attraverso il corpo il volume totale del sangue in un solo minuto.
Nel sangue ci sono circa 25 mila miliardi di globuli rossi.
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Patologie ematologiche: la malattia di Glazmann
Patologie ematologiche: la malattia di Glazmann
21 Febbraio 2019 | Redazione
La malattia di Glazmann è una malattia rara che colpisce il sangue: ne avete mai sentito parlare?
Si tratta di una patologia emorragica congenita ereditaria caratterizzata dalla mancata capacità delle piastrine di aggregarsi tra loro e creare un coagulo nel sangue. Questo avviene perché c’è assenza o un malfunzionamento della glicoproteina GPllb/lla che si trova sulla superficie delle piastrine. La malattia si presenta con frequenti emorragie e nei bambini e adolescenti si manifesta con sanguinamenti, ematomi a seguito di traumi, petecchie ed ecchimosi, emorragie gastrointestinali. Negli adulti si hanno sanguinamenti gengivali, epistassi ed emorragie mestruali nelle donne.
In caso il soggetto venga sottoposto a interventi chirurgici o subisca un parto, i medici devono ricorre e consistenti trasfusioni di sangue o di piastrine per evitare qualsiasi rischio emorragico.
Ecco un altro buon motivo per diventare donatore di sangue!
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Quali sono i requisiti per donare?
Quali sono i requisiti per donare?
31 Gennaio 2019 | Redazione
I requisiti per diventare donatore di sangue sono pochi e semplice ma è importante rispettarli. Uno dei requisiti fondamentali è l’età della persona che intende donare, che dovrebbe essere compresa tra i 18 e i 65 anni. La decisione è a discrezione del medico per chiunque voglia donare per la prima volta e abbia più di 60 anni.
Il peso del donatore non deve essere inferiore ai 50 kg e il suo stato di salute deve essere buono; il donatore ideale deve infatti avere uno stile di vita che non comprometta la propria saluta e quella di chi riceverà il suo sangue. L’idoneità viene stabilita dopo una visita individuale con uno specialista (visita di idoneità) basata su un accurato controllo medico ed esami specifici come elettrocardiogramma, analisi del sangue, anamnesi del soggetto ed eventuali altri esami ritenuti necessari.
Altri parametri importanti per stabilire l’idoneità di un aspirante donatore sono legati alla qualità del sangue a dei suoi componenti come i livelli di emoglobina e la pressione sistolica e diastolica.
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60 anni di Fidas: il camper nazionale e la festa a Parma
60 anni di Fidas: il camper nazionale e la festa a Parma
12 Marzo 2019 | Ufficio stampa
E’ in arrivo a Parma il camper di Fidas Nazionale per festeggiare i 60 anni dell’associazione!
A "Scuola di Dono" con Fidas Parma il 27 marzo alle ore 11:15 presso l'Istituto scolastico ITIS - Aula Magna viale Toscana (PR).
Quest’anno Fidas festeggia il sessantesimo anniversario dalla fondazione con un viaggio on the road lungo tutto lo stivale. A Parma il Camper sbarca davanti alle scuole di via Toscana. Sono proprio gli studenti che hanno partecipato al concorso “A Scuola di Dono” i protagonisti di questa giornata di festa. Dalle 11:15 tutti i ragazzi delle classi che hanno partecipato al bando promosso da Fidas Nazionale assisteranno alla premiazione dei migliori elaborati che permetteranno alla loro scuola di vincere un buono per l’acquisto di materiali didattici.
Partecipa insieme a noi ai festeggiamenti per il 60° anniversario Fidas!
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Fidas Parma festeggia le Donne con una donazione di sangue tutta femminile
Fidas Parma festeggia le Donne con una donazione di sangue tutta femminile: Buona Vita con un piccolo gesto
9 Marzo 2019 | Ufficio stampa
Buona vita alle Donne generose. In occasione della festa dell’8 marzo, Fidas donatori di sangue di Parma e la sua presidentessa Ines Seletti hanno invitato le loro concittadine a fare un dono, un gesto d’amore verso la comunità e festeggiare così in modo alternativo e altruista la Festa delle Donne.
Presso il Centro trasfusionale dell’Ospedale Maggiore è stata quindi una mattina tutta al femminile che ha visto la partecipazione di alcune note rappresentanti delle istituzioni locali e dello sport. Hanno portato, tra le altre, una loro testimonianza e vicinanza alle donatrici l'assessora alle Pari Opportunità del Comune di Parma Nicoletta Paci, la Comandante della stazione dei Carabinieri di Parma Azzurra Ammirati, la Primo Dirigente della Polizia di Stato di Parma Maria Grazia Ligabue, la presidentessa del Centro Antiviolenza di Parma Samuela Frigeri, una rappresentanza della squadra femminile del Parma Calcio 1913. Presente anche il Direttore Generale dell'Ospedale, Massimo Fabi, il personale del reparto trasfusionale e la direttrice amministrativa dell’Ospedale Maggiore, Paola Bodrandi.
Ad accompagnare le ospiti e le donatrici è arrivata anche la nuova mascotte di Fidas Parma, Globby.
“Quello che è importante oggi è festaggiare la donna – spiega la presidentessa Fidas Parma, Ines Seletti – e quello che le donne possono fare. Cosa possono fare? Donare il sangue aiutando il prossimo. Un messaggio che vogliamo portare soprattutto tra le giovani che oggi sono qui numerose. Abbiamo anche avuto il piacere di scoprire che una rappresentante della squadra femminile del Parma ha deciso di inziare proprio oggi a essere una donatrice e questo è un messaggio bellissimo”.
E’ Debora Fragni la giovane calciatrice del Parma Calcio 1913 che oggi, per la prima volta, ha donato il sangue: “Io e le mie compagne siamo state invitate a questa bella iniziativa. Ho deciso di diventare donatrice anch’io perchè penso che sia un gesto importante, altruista, che significa salvare delle vite”.
Il Direttore Generale dell'Ospedale, Massimo Fabi, ha ringraziato le donne presenti: “Far coincidere la festa della donna con la festa della donazione tutta al femminile ci è sembrata un’ottima iniziativa. Ringraziamo tutti i nostri donatori ed è bello oggi riflettere sul valore del dono legato al valore dei diritti conquistati e del nostro vivere civile”.
“E’un momento importante perchè la donazione è un gesto importante – commenta l’assessora Nicoletta Paci - e le donne in questo sono più capaci. Il dono di sangue è il dono dei doni perchè si dona la vita . Ma un grazie anche a tutte quelle donne che nella loro vita, spesso inconsapevolmente, hanno speso il loro tempo per gli altri e per la loro famiglia, mettendo da parte anche la loro soddisfazione personale”.
La comandante dei Carabinieri, Azzurra Ammirati, ha inviato invece un appello che va oltre al ‘genere’: “Come donna e come comandante dei Carabinieri credo che donare il sangue sia un gesto fondamentale. Dobbiamo pensare sempre che dando qualcosa riceviamo qualcosa. Non importa se uomo o donna, l’importante è che si continui a donare perchè possiamo essere d’aiuto agli altri”.
La dirigente della Polizia di Stato, Maria Grazia Ligabue, ha invece ricordato come “il centro trasfusionale è il luogo in cui il sangue permette di dare vita ad altre persone. Allo stesso modo voglio portare un messaggio alle donne che hanno subito violenza. Esiste una vita che va oltre alla sofferenza che hanno subito e possono chiederci aiuto in Questura perchè abbiamo un personale preparato a tutelarle. Importante che sappiano che, come l’Ospedale con una donazione può salvare una vita, così una donna maltrattata deve sapere che c’è un ufficio che la accoglierà per aiutarle a vivere una nuova vita”.
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8 Marzo, una donazione al femminile
8 Marzo, una donazione al femminile
01 Marzo 2019 | Ufficio stampa
L’ 8 Marzo, per la Festa della Donna, Fidas Parma festeggierà con una donazione tutta al femminile! Dalle 8,00 di mattina ogni donna potrà recarsi al Centro Trasfusionale di Parma e donare sangue insieme a noi.
Ad accogliere le donatrici ci sarà la nostra Presidente Ines Seletti.
Rappresentanti parmigiane delle istituzioni locali e dello sport saranno presenti per portare una testimonianza importante sul valore della Donna in tutte le sue accezioni. Tra loro: la Comandante dei Carabinieri Azzurra Ammirati; l'Assessora alle Pari Opportunità Nicoletta Paci; una rappresentanza della Squadra di Calcio Femminile Parma Calcio 1913; la Presidente del Centro Antiviolenza di Parma Samuela Frigeri; la redattrice del "Dizionario delle Donne Parmigiane" Fabrizia Dalcò; la campionessa italiana di Handbike Veronica Frosi; il Primo Dirigente della Polizia di Stato la dott.ssa Maria Grazia Ligabue.
Vieni a fare un gesto d’amore insieme a Fidas: la vita è donna, dona anche tu Buona Vita!