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I fratelli Ingrosso per la donazione di sangue con Fidas Intercral


17 Novembre 2019 | Ufficio stampa

fidas intercral

I campioni di beach volley Matteo e Paolo Ingrosso sono i nuovi testimonial della campagna di Fidas Intercral per promuovere la donazione di sangue. I due atleti, gemelli di origine brasiliana, sono stati adottati da una coppia italiana e diventano esempio di come la cultura del dono sia un gesto di altruismo che va al di là di culture e origini diverse. Matteo e Paolo Ingrosso spiegano: “Il gesto di donare il proprio sangue rappresenta uno strumento reale e concreto di integrazione, che supera le discriminazioni in quanto il sangue non conosce genere, razza, censo. E' un insieme di processi sociali e culturali che rendono l’individuo membro attivo e consapevole di una società”. “Ogni anno – spiega il presidente di Fidas Intercral Mauro Pinardi - cerchiamo sportivi come nostri testimonial perche siamo convinti che queste figure rispecchino al meglio l’immagine del donatore. Persone con stili di vita sani che possono essere presi come esempio anche dai giovani. Matteo e Paolo sono l’esempio di come la donazione possa essere un valido strumento di integrazione allinterno di una comunità”. I manifesti della campagna di sensibilizzazione sono stati appesi sugli autobus e nei centri di aggregazione e nelle scuole della città. L’obiettivo è raggiungere i giovani e trasmettere il messaggio che donare sangue è un gesto di altruismo unico. I due fratelli e Fidas Intercral si sono anche distinti per il sostegno a un’altra iniziativa di solidarietà. In questi giorni infatti è partito il progetto per la realizzazione del nuovo Centro Oncologico dell’Azienda Ospedaliero- Universitaria di Parma. Fidas Intercral ogni giorno opera ogni giorno a favore dell’ospedale di Parma e i suoi pazienti e non si tira indietro. I volontari, infatti, offrono il servizio di trasporto assistito gratuito a favore di quelle persone che devono recarsi in ospedale per le cure ma che non hanno la possibilità di farlo in maniera autonoma, perché in difficoltà economica o per la mancanza di una rete familiare.

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