Elicottero, è partito il progetto “Sangue a bordo” per trasfusioni immediate in caso di emorragie gravi
28 marzo 2023 | Ufficio stampa
Due sacche di sangue del prezioso gruppo 0 negativo, compatibile con ogni altro gruppo sanguigno, salgono a bordo dell’Elisoccorso di Parma ed entrano a far parte della dotazione salvavita di apparecchiature e farmaci che devono essere sempre presenti quando si alza in volo. L’Ospedale di Parma è centro hub per i traumi gravi e il sangue a bordo dell’elicottero consente al personale di soccorso della Centrale 118 di iniziare immediatamente la trasfusione, in caso di un paziente con una grave emorragia. Il sangue però è un fluido tanto prezioso quanto sensibile e quindi raggiungere questo risultato è stato una procedura complessa, come spiega Adriano Furlan, direttore Centrale operativa 118-Elisoccorso: “L’utilizzo del sangue a bordo richiede procedure di acquisizione e di conservazione specifiche, ma è fondamentale sul territorio perché ci permette di iniziare subito la trasfusione con i globuli rossi che poi verranno utilizzati anche in ospedale, anziché altri prodotti liquidi, con il mantenimento delle migliori condizioni per il paziente”. “Dobbiamo ringraziare i donatori senza i quali non potremmo garantire questa dotazione – aggiunge Furlan –, il nostro equipaggio che praticherà questa procedura salvavita e il personale dell’Immunoematologia e trasfusionale che si è preso cura di garantire i controlli per l’integra conservazione del sangue”. “Collocare sangue 0 negativo a bordo dell’elicottero è stato un percorso laborioso – spiega Maurizio Soli direttore dell’Immunoematologia e trasfusionale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma - che però ci ha dato molta soddisfazione per la grande collaborazione tra tutti coloro che ci hanno lavorato. In particolare i donatori, i colleghi del 118 e i tecnici del trasfusionale che hanno il compito di verificare qualità e sicurezza del sangue. E’ stato acquisito un contenitore apposito, un box a temperatura controllata, che ci consente di conservare le unità di sangue fino a 72 ore e quindi iniziare a trasfondere i pazienti già sul luogo dell’intervento”. Soddisfazione è espressa dai presidente di Fidas Ines Seletti e Avis provinciale Roberto Pasini. “Il ringraziamento ai nostri donatori per quello che fanno, sempre e ogni giorno – ribadisce Ines Seletti -. Un ringraziamento al servizio emotrasfusionale del Maggiore perché è un’opportunità unica, soprattutto per le nostre valli che spesso hanno bisogno dell’elisoccorso per assistere persone in situazioni di estrema gravità”. “Un’opportunità per fare vedere ai donatori dove e come viene utilizzato il loro sangue – aggiunge Roberto Pasini presidente di Avis Provinciale -. Questo è un esempio pratico di cosa può fare il loro sangue, ovvero offrire una possibilità di salvare una persona”. “Fondamentale il supporto dei donatori che ci consentono di realizzare quei percorsi organizzativi che puntano a migliorare l’esito dei pazienti, anticipando un trattamento salvavita e portando competenze e opportunità sul territorio. Ancora una volta occorre sottolineare l’importanza del lavoro multidisciplinare e multiprofessionale svolto, unendo territorio e ospedale”, conclude Annalisa Volpi responsabile dell’Emergenza territoriale che fa parte, con la Centrale 118, del Dipartimento interaziendale Emergenza-Urgenza diretto da Sandra Rossi.