Perchè alle donne è consigliata la donazione di plasma?
16 Settembre 2019 | Redazione
La donazione di sangue per le donne non è sempre facile: bassi livelli di ferro nel sangue o perdite ematiche date dal flusso mestruale possono creare difficoltà. Non tutte le donne sanno però che possono donare comunque il plasma senza quelle controindicazioni che possono nascere dalla donazione del sangue intero. La donazione di plasma non solo è importantissima per la produzione di alcuni farmaci plasmaderivati, farmaci salva-vita utilizzati per esempio per il trattamento di malattie rare come l’emofilia A e B, ma è anche più indicata per le donne e per chi soffre di livelli bassi di emoglobina. La plasmaferesi comporta l'estrazione della sola componente liquida del sangue, il plasma, attraverso l'utilizzo di un separatore cellulare. Questa macchina prevede cicli di prelievo in cui viene convogliato tutto il sangue intero all'interno di una campana e cicli di reinfusione in cui vengono restituiti al donatore solo i globuli rossi. Questo consente di produrre un emoderivato utile per il ripristino volemico in quei pazienti che necessitano reintegrazione di liquidi. Inoltre all'interno di questo prodotto sono presenti diverse proteine che svolgono funzioni biologiche, quali l'albumina, i fattori della coagulazione e le immunoglobuline, fondamentali in tutti quei soggetti che per cause congenite o acquisite hanno bisogno della somministrazione di questi prodotti che vengono lavorati dal plasma e utilizzati come farmaci. Per questi motivi, quindi, la donazione di plasma è straordinariamente utile, riveste un importante ruolo clinico e farmaceutico al pari della donazione di sangue intero. È possibile donare plasma a partire da valori di emoglobina > 12,5 g/dL nell'uomo e > 11,5 g/dL nella donna, per questo risulta una modalità di donazione valida per le donne e per tutti quei soggetti che tendono a valori di emoglobina più bassi. Questa procedura consente infatti di mantenere concentrazioni di emoglobina accettabili e ha un basso impatto sulle riserve di ferro, il cui principale deposito è rappresentato proprio dai globuli rossi. Nelle donne in età fertile, a causa delle cicliche perdite ematiche legate al flusso mestruale, questi parametri si aggirano mediamente intorno a valori più bassi, rendendole non idonee a più di 2 donazioni all'anno di sangue intero. Per effettuare una donazione di plasmaferesi sicura ed efficace è consigliabile introdurre molti liquidi già dal giorno antecedente la donazione, evitare di esporsi al sole nelle ore più calde del giorno e limitare l'esercizio fisico, soprattutto nei mesi estivi. È importante donare in pieno benessere e dopo un sonno riposante e ristoratore. Tutti questi piccoli accorgimenti, compresa una leggera colazione priva di latte e latticini un'oretta prima, consentono all'organismo di sostenere adeguatamente la donazione, che pur essendo un gesto di grandissimo valore umano, rappresenta comunque un'azione invasiva. Per tutte le donatrici, con peso compreso tra i 50 e i 60 kg, bassi valori pressori o precedenti reazioni vasovagali, è inoltre possibile infondere durante le procedure soluzione fisiologica, in modo tale da ripristinare immediatamente la volemia della donatrice e garantire un più rapido recupero post-donazione.