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Barilla e Adas Barilla regalano un nuovo volto al Centro Trasfusionale


23 Ottobre 2019 | Ufficio stampa

Adas Barilla

Nuovo ingresso, nuova pavimentazione all’entrata e soprattutto un’area ristoro e uno spazio accoglienza  che cambiano completamente volto e si rendono più accoglienti per i donatori di sangue e pazienti del Centro trasfusionale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma. La ristrutturazione è stata resa possibile grazie al progetto interamente sostenuto dall’Azienda Barilla e dal Gruppo aziendale donatori sangue, Adas Barilla. Il 23 ottobre si sono inaugurati ufficialmente questi spazi rinnovati con la presenza dell’imprenditore Luca Barilla e il portavoce Barilla, Andrea Belli, del direttore generale dell’Azienda Ospedaliero- Universitaria di Parma, Massimo Fabi, il nuovo responsabile di reparto Maurizio Soli (che ha recentemente sostituito Alessandro Formentini in pensione da agosto), la presidentessa di Fidas Parma, Ines Seletti, la presidentessa del gruppo Adas Barilla, Monica Marcacci. L’intervento di ristrutturazione ha principalmente riguardato la sala ristoro, dove sono stati sostituiti anche gli arredi, il bancone e lo spazio bar. Locali più belli e accoglienti per tutti i donatori di sangue che una volta terminato il prelievo possono fare colazione e leggersi un quotidiano in ambienti nuovi e confortevoli. Ma la ristrutturazione ha riguardato anche la sala prelievi e l’ingresso della struttura di cura, con l’installazione di porte automatiche e una nuova pavimentazione. Sono state aggiunte inoltre nuove sedie, ritinteggiati i principali spazi, sostituiti diversi arredinegli studi medici, donata una televisione e appesi quadri provenienti dalla collezione d’arte Barilla. Nella sala ristoro sono state affisse due targhe commemorative. Una in onore al Signor Pietro, fondatore del gruppo aziendale donatori di sangue Barilla nell'anno 1963. Il figlio, Luca Barilla, ha ricordato con emozione l’impegno del padre nella promozione del dono scoprendo la targa in cui si legge “Donare sangue significa donare vita”, dalle parole dello stesso Pietro Barilla. “Non si impara a vivere, se non si impara a donare. Poter ‘dare’ significa dare valore alla propria vita, per lasciare una traccia anche quando non ci saremo più. Credo che questa sia la più bella missione per un essere umano” ha ribadito Luca Barilla ricordando il padre e ringraziando tutti i donatori di sangue e augurando loro una vita serena. La seconda targa è dedicata a Giovanni Tribuzio, stimato ricercatore agroalimentare Barilla recentemente scomparso. Presenti all’evento i commossi famigliari, la moglie Clementina e i figli Stefano e Silvia, che hanno scoperto la targa insieme al vicepresidente Luca Barilla. L’inaugurazione si è conclusa col brindisi e il ricco buffet offerto dal ristoratore Fabio Romani. Grande soddisfazione da parte di Monica Marcacci di Sdas Barilla che ha ringraziato tutti i sostenitori del progetto: “Siamo molto orgogliosi di aver contribuito a questa bella iniziativa utile a tutti i donatori del territorio. E’ molto importante avere uno spazio più familiare, così che i donatori si sentano a casa quando vengono qui. Aiutare il prossimo e fare gesti per gli altri sono da sempre i valori del nostro gruppo e della nostra azienda. Questi valori ci fanno sentire una grande famiglia e ci teniamo a portarli anche al Centro Trasfusionale, dove doniamo ogni giorno”. Come ha ricordato Andrea Belli, portavoce Barilla, questo “è un progetto che va avanti da un anno e mezzo e si conclude oggi, grazie alla tenacia ed entusiasmo di Monica e del suo gruppo”. La presidentessa di Fidas Parma, Ines Seletti si è complimentata con i presenti: “L’impegno del gruppo Adas Barilla è fortissimo, proprio perché è forte il sostegno anche della loro azienda. Questi sono valori importanti da portare avanti, soprattutto in questo periodo, in cui vediamo un calo di donazioni di sangue da parte dei giovani. Questi spazi andavano ringiovaniti da tempo e adesso possiamo finalmente dare una degna cornice alla calorosa ed eccellente accoglienza che ogni giorno danno ai donatori il personale medico e gli operatori sanitari. Come Fidas Parma, stiamo portando avanti, oltre a un'opera di sensibilizzazione nelle scuole, un progetto di comunicazione e di indagine per metterci in ascolto dei giovani e osservare tramite i social da chi prendono informazioni. In questo modo possiamo poi ingaggiare questi possibili e nuovi testimonial per parlare ai giovani dell'importanza del dono”. “Questa ristrutturazione è importantissima perché migliora molto l’accoglienza – ha commentato il direttore generale dell’ospedale di Parma, Massimo Fabi – E’ una ulteriore manifestazione di solidarietà oltre a quella che i donatori svolgono ogni giorno”. “Le novità sono già state apprezzate questa mattina dai donatori che si sono recati al Centro Trasfusionale. – ha dichiarato Maurizio Soli, responsabile del reparto - Donare sangue è un gesto che fa la differenza, e nonostante il nostro impegno non bisogna abbassare la guardia perché di sangue e plasma ce n’è sempre bisogno”. L’attività dell’Unità operativa di Medicina trasfusionale del Maggiore nel 2018 ha registrato 22.918 donazioni di sangue intero, 3.661 plasmaferesi e 313 plasma- piastrinoaferesi. Sono stati distribuiti 25.858 unità di emocomponenti (globuli rossi concentrati, piastrine, plasma). L’ambulatorio di medicina trasfusionale ha eseguito 8.453 prestazioni comprendenti visite ambulatoriali, aferesi terapeutiche, salassi e trasfusioni.

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